giovedì 11 settembre 2025

Una vita, tante vite di Fiorella Ghilardotti

 

Sarà presentato il 13 settembre, nell’ambito della festa dell’Unità di Milano, il libro su Fiorella Ghilardotti (Fiorella Ghilardotti, Una vita tante vite, a cura di Rita Pavan, Marilena Adamo, Maria Cristina Treu, Homeless Book, Milano 2025, pp. 191, euro 15,00).

Scomparsa il 13 settembre del 2005 all’età di 59 anni, Fiorella Ghilardotti ha lasciato segni preziosi nelle sue vicende sindacali e politiche. Impegnata nell’esperienza delle 150 ore per il diritto allo studio arriva alla Fim dove, a partire dal 1975, prima sindacalista donna, opera nella zona di Lodi. Passa poi alla categoria dei tessili (Filta) e infine nella segreteria della Cisl di Milano. Nel 1990 viene eletta come indipendente nelle liste del Pds consigliera regionale e diventa la prima donna presidente della Regione Lombardia in un periodo segnato dagli avvenimenti di Tangentopoli. Nel 1994 è parlamentare europea, incarico confermato anche nel 1999.

Riesce a conciliare, modernamente, dimensione pubblica e privata - si sposa nel 1979 e nel 1981 e 1984 nascono i figli Paolo e Alessandro - grazie anche al contributo del marito Sergio Graziosi.

Tra i suoi tanti meriti l’aver introdotto la teoria e la pratica dell’analisi di genere dei bilanci pubblici.

Il lavoro per le pari opportunità è stata una costante del suo impegno sindacale, politico e istituzionale.

Il libro è diviso in numerosi capitoli. Quelli più corposi presentano in ordine cronologico testimonianze e documenti su la famiglia e gli amici, il sindacato (1975-1990), la Regione (1990-1994), l’Europa (1994-2004), Fiorella nel ricordo di…

Tra gli interventi di Fiorella Ghilardotti ho molto apprezzato quello su la donna nel sindacato pubblicato su Il progetto n. 52-53 del 1989. Un testo che ricorda momenti, l’assemblea nazionale delle delegate Cisl del 1988, il Consiglio generale del dicembre dello stesso anno e il congresso del 1989, che ho vissuto direttamente a fianco dell’allora segretario organizzativo Carlo Biffi. Il nodo di fondo era quello del rapporto tra donne e organizzazione, donne e gestione del potere. Le considerazioni di Fiorella sul tema partono dalla sua concreta esperienza nel sindacato con pagine che meritano una lettura attenta e approfondita.  

Per ricordare Fiorella Ghilardotti nel 2006 è nata l’associazione che porta il suo nome e che ha realizzato il libro che sarà presentato il 13 settembre. All’indirizzo internet https://associazionefiorella.eu/ tutto sull’associazione compresa una tesi di laurea.

Alla memoria di Fiorella Ghilardotti, Aldo Bondioli e Maurizio Polverari è dedicato l’ebook 150 ore per il diritto allo studio: il fondo Flm della Biblioteca Centrale Cisl, che contiene la descrizione del fondo 150 ore che è conservato al Centro studi Cisl di Firenze.


martedì 9 settembre 2025

Il bilancio confederale 2024 della Cgil

 

Messo in rete il 2 settembre scorso, il bilancio consuntivo Cgil del 2024 rappresenta il documento più interessante tra quelli presentati dai tre grandi sindacati confederali. È l’unico, ad esempio, che contiene dati sulle entrate derivanti dal tesseramento per le varie categorie di iscritti. Il bilancio si è chiuso con un attivo di 58454 euro.

Come di consueto il bilancio offre anche una fotografia degli iscritti per categoria e regione. In valori assoluti le federazioni che hanno registrato i più alti incrementi sono la Fillea, la Flc e la Filcams. Sempre in valore assoluto le perdite toccano, oltre ai pensionati, Fisac, Slc e disoccupati.

I bilanci della Cgil, le tabelle retributive e la retribuzione del segretario generale Landini sono all’indirizzo internet https://www.cgil.it/trasparenza


domenica 24 agosto 2025

Quel grosso balenottero sulla spiaggia di Santa Severa

 

Niente a che vedere con gli autori come pacchi postali in tour per presentare libri di cui al divertente articolo di Crocifisso Dentello su il Fatto Quotidiano del 29 luglio scorso.

Federica Fulgenzi, all’insegna del km zero in tutto e per tutto, ha fatto l’en plein alla presentazione della sua vera opera prima, il 20 agosto, nel delizioso locale a cielo aperto Carita Morena in località Grottini a Santa Severa, frazione di Santa Marinella, la perla del Tirreno. Un’iniziativa culturale promossa dalla Pro Loco di Santa Severa.

Il libro, autoprodotto con Youcanprint, ha un titolo che non farà la gioia dei catalogatori (Due passi nella storia. Santa Severa tra le righe della stampa. Un racconto attraverso le cronache. Raccolta di articoli pubblicati sui principali quotidiani nazionali: avvenimenti di carattere generale, cronaca, cultura, economia, persone e personalità. Vol. I 1861-1959, 2025, pp. 293, euro 22,90) ma ha suscitato vivo interesse in un pubblico variegato che non ha mancato di rendere felice l’autrice prestando attenzione al suo intervento arricchito da immagini, mappe catastali, cartoline e fotografie d’epoca contenute nel volume che ha realizzato un risultato di vendite che molti più conosciuti autori neanche si sognerebbero.

Il lungo titolo non rende giustizia al contenuto dell’opera. Sembrerebbe trattarsi di una semplice rassegna stampa ma è molto di più. Risultato di una profonda ricerca in archivi, biblioteche, uffici pubblici, raccolte private… Un lavoro di lunga lena che ha trovato stimolo soprattutto nella passione per la storia del paese dove si è nati, alla scoperta delle proprie radici.

Chi non avesse tempo né voglia di leggere tutte le pagine potrebbe limitarsi, oltre a guardare le numerose immagini, ai capitoli che ripercorrono, in quelle che sono definite tracce, le scansioni cronologiche che segnano il secolo oggetto di questo primo volume. Ne sono infatti previsti altri quattro. Nel prossimo verranno fuori personaggi che hanno dato lustro e notorietà a Santa Severa: i presidenti Scalfaro, Cossiga e Ciampi.

Questo primo volume ricorda storie piccanti come le orge neroniane organizzate nel Castello di Santa Severa da gerarchi fascisti, ma anche l’occupazione delle terre e lo sciopero dei braccianti agricoli. Episodi di banditismo assieme alla scoperta di importanti giacimenti archeologici. Il ritrovamento, sulla spiaggia, di un balenottero di circa nove metri di lunghezza e di oltre quaranta quintali di peso. E tanto altro ancora.

Alcune notizia sono tratte da un libro del prof. Luciano Pranzetti che è autore della prefazione al lavoro di Federica Fulgenzi con uno stile antico e pieno di fascino che richiama alla memoria scritti di autorevoli autori del XIX secolo.

Due passi nella storia di Santa Severa è dedicato ai genitori dell’autrice che con amore e saggezza le hanno trasmesso il valore delle radici e il rispetto della storia.

martedì 5 agosto 2025

Una miccia a scoppio ritardato

 

Il titolo riprende la definizione data da Mario Pirani in un articolo su La Stampa del 29 agosto 1984.

“Una miccia a scoppio ritardato: sindacato e partiti di fronte al referendum sulla scala mobile del 1985” è la tesi di laurea magistrale, nell’anno accademico 2022/2023, del corso di Storia dal Medioevo all’età contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Ne è autore Enrico Turci, relatrice Gilda Zazzara, correlatore Giovanni Favero.

Lo studio, che copre un arco di tempo che va dal 1945 al 1993, si concentra sul referendum del giugno 1985 promosso dal Partito comunista italiano (Pci) contro il “taglio” della scala mobile deciso dal governo Craxi l’anno precedente col cosiddetto decreto di San Valentino

La ricerca è molto approfondita e ben documentata. Frutto di un lavoro che ha scavato soprattutto nelle annate di quotidiani e periodici, sia generici sia di partito. A partire dalle riviste sindacali: Rassegna sindacale della Cgil e Conquiste del lavoro della Cisl. Due riviste che, scrive Turci, oltre alle notizie, ai commenti e ai dati che raccontano ciò che accadeva in quegli anni, spesso includono documenti e relazioni che si sostituiscono alle fonti d’archivio di tali istituzioni. Gli unici archivi consultati sono quello del Pci presso la Fondazione Gramsci di Roma e l’Archivio storico della Nuova sinistra “Mario Pezzi” di Bologna.

La pubblicazione più citata nella tesi di laurea è Conquiste del lavoro, all’epoca diretta da Pierre Carniti. Vicedirettore responsabile era Maurizio Polverari che dal 5 aprile 1982 era stato nominato dalla segreteria confederale anche capo dell’ufficio stampa della Cisl.

Il testo integrale della tesi, la cui lettura è fortemente consigliata, è scaricabile all’indirizzo internet Una "miccia a scoppio ritardato". Sindacato e partiti di fronte al referendum sulla scala mobile del 1985


domenica 27 luglio 2025

Quel volumetto di Franco Marini sulla Rerum novarum posseduto da una sola biblioteca sindacale

 

Trascinata dalla salita, al soglio di Pietro, di papa Leone XIV, dalla brillante introduzione di Aldo Cazzullo, dalle pagine che gli hanno dedicato il Corriere della sera e l’Osservatore romano del 17 giugno, la riedizione della Rerum Novarum sta avendo un buon successo di vendite.

Menzionando l’incontro di Benedetto XVI nel 2009 con la Cisl, Cazzullo induce a riportare alla memoria un altro momento di cui si trova traccia sul sito del Vaticano Ai partecipanti al seminario per lavoratori e sindacalisti promosso dalla Cei (4 maggio 1991) | Giovanni Paolo II e, probabilmente, su Conquiste del lavoro. Si tratta di quello che in Via Po 21 venne chiamato “Convegno nazionale sindacalisti, a cento anni dalla Rerum Novarum: lavoratori, partecipazione, solidarietà” che si svolse a Roma, presso l’Augustinianum il 4 maggio del 1991. La Cisl viveva, in quel periodo, un momento particolare della sua vicenda. Il 2 aprile la segreteria confederale aveva preso atto delle dichiarazioni formulate nei giorni precedenti da Franco Marini sulla sua volontà di lasciare la guida della Confederazione a seguito dell’accettazione dell’incarico di coordinatore nazionale della componente Dc di Forze Nuove. Su proposta di Marini la segreteria convocò per il 10 aprile il Comitato Esecutivo al quale la stessa segreteria propose di convocare il Consiglio generale per il giorno 30 aprile con all’ordine del giorno le dimissioni del segretario generale e l’elezione del segretario generale e del segretario generale aggiunto. Quel 30 aprile 1991 la Cisl ebbe un nuovo segretario generale, Sergio D’Antoni, e un nuovo segretario generale aggiunto, Raffaele Morese.

Il convegno era stato programmato quando Marini era ancora in carica. E a quella scadenza, sicuramente, era destinato un volumetto (Franco Marini, La questione sociale a 100 anni dalla Rerum novarum: riflessioni dal sindacato, Roma, Stampa romana editrice, 1991) che fu stampato nell’aprile del 1991. Una pubblicazione quasi anonima, pubblicata in una sorta di limbo, senza indicazione alcuna sulle qualità dell’autore. Un fascicolo dal genere non compiutamente definibile al punto che, da una sommaria ricerca, risulta essere posseduto soprattutto da biblioteche ecclesiastiche e da una sola biblioteca sindacale, quella dell’Associazione Bibliolavoro.


mercoledì 16 luglio 2025

La guida dei lavoratori 2025

 

La novità più rilevante dell’ultima edizione del 2025 de La guida dei lavoratori di Edizioni Lavoro è rappresentata dalla presentazione. La firma Daniela Fumarola, nuova segretaria generale della Cisl dal 12 febbraio scorso. Una presentazione per niente convenzionale che pone l’accento sulle reali dinamiche del mercato del lavoro e sulle cause che hanno determinato la diffusione del lavoro povero.

Da molti anni ormai la Guida è attribuita a tre autori: Livia Ricciardi, Marco Lai e Valeria Picchio. In realtà il numero dei collaboratori è più ampio come viene specificato nel colophon. Autori o coautori di alcuni capitoli o paragrafi sono anche Paolo Carraro, Enrico Di Biasi, Leonardo Malatacca, Silvia Stefanovichj, Paola Serra, Lorenzo Lusignoli, Francesca Nappi e Cinzia Frascheri. Ma non finisce qui. Un ringraziamento per la collaborazione è rivolto a Gabriella Di Girolamo, Marco Lategana, Anna Trovò e Daniel Zanda.

Nei suoi quasi cinquant’anni di vita – la prima edizione risale al 1978 – la Guida ha più volte cambiato titolazione, formato, grafica, autori e collaboratori. Non pochi, tra questi ultimi, sono diventati docenti universitari. Tre nomi tra tutti: Gianni Arrigo, Angelo Pandolfo e Pierantonio Varesi.

Un’ultima notazione. Con la direzione di Andrea Benvenuti Edizioni Lavoro ha dato sempre più spazio alla realizzazione di opere capaci di coniugare l’innovazione tecnologica con la fruizione di prodotti editoriali cartacei e digitali nello stesso tempo. La Guida ne rappresenta un esempio significativo. In essa, infatti, sono presenti modalità di accesso ad ulteriori approfondimenti di varia natura. Non a caso Edizioni Lavoro aderisce a Extended Book, network di case editrici che utilizzano soluzioni digitali per arricchire il contenuto del libro con testi aggiuntivi, video, audio, link, creando prodotti innovativi e accessibili su qualsiasi dispositivo.  

mercoledì 2 luglio 2025

Sei grandi romanzi dell'industria italiana

 

Poco meno di vent’anni fa toccò all’Unità, in occasione di quello che fu definito il centenario della Cgil, diffondere, come supplementi al quotidiano, otto romanzi per raccontare un secolo di storia e di lotte sociali nel nostro Paese.

Ogni libro costava 6,90 euro oltre al prezzo del giornale. Nell’aletta anteriore si leggeva tra l’altro che:” Otto scrittori – Rea, Pontiggia, Abate, Ottieri, De Céspedes, Bernari, Pratolini, Volponi – ci conducono in un mondo, quello del lavoro che, esattamente come l’amore, tema che più spesso i romanzi raccontano, può essere appagato o sconfitto, dare felicità o alienazione”.

I romanzi furono scelti da Angelo Guglielmi per la Cgil e da Maria Serena Palieri per l’Unità.

A partire da sabato 5 luglio fino a sabato 9 agosto sarà Il Sole 24 ore, che quest’anno festeggia i suoi primi 160 anni, a portare in edicola – con un sovrapprezzo di 12,90 euro a volume – sei grandi romanzi dell’industria italiana. Di questi romanzi due (Donnarumma all’assalto di Ottiero Ottieri e Memoriale di Paolo Volponi) erano stati pubblicati dall’Unità. Ad essi si aggiungeranno Acciaio di Silvia Avallone, La chiave a stella di Primo Levi e, con una scelta coraggiosa da apprezzare, Vogliamo tutto di Nanni Balestrini e Mammut di Antonio Pennacchi.

I romanzi del quotidiano della Confindustria saranno arricchiti da una prefazione dello scrittore e saggista Giuseppe Lupo, professore di letteratura italiana all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

In una pagina interamente dedicata all’iniziativa il giornale la descrive così: il racconto delle fabbriche e delle persone che hanno costruito l’Italia; sei grandi romanzi che hanno saputo raccontare l’epopea industriale italiana, la bellezza del lavoro, l’orgoglio operaio dall’epoca delle grandi fabbriche a quella della globalizzazione.

Buona lettura!