mercoledì 6 gennaio 2021

Un poeta alla direzione di Conquiste del lavoro

 

Cambio della guardia a Conquiste del lavoro. Mauro Fabi prende il posto di Raffaella Vitulano che per più di otto anni ha guidato il giornale fondato nel 1948 da Giulio Pastore enricogiacinto il blog di Enrico Giacinto: Una donna al vertice di Conquiste del lavoro

Il nuovo direttore responsabile dirige da oltre venti anni Via Po cultura, il supplemento culturale di Conquiste, e da otto Via Po economia. Mauro Fabi ha cominciato il suo lavoro a Conquiste come impiegato. Ha poi collaborato con Mario Bertin nell’impresa - fortemente voluta dall’allora segretario generale aggiunto della Cisl Raffaele Morese - di Via Po. Quando Bertin è andato in pensione Fabi ne ha preso il posto creando poi Via Po economia.

Laureato in filosofia, giornalista professionista e scrittore, Mauro Fabi è, sostanzialmente, un poeta. I suoi romanzi e le sue poesie hanno avuto ottime recensioni. Ha pubblicato libri di poesie anche in Francia.

Conquiste del lavoro nasce nel 1948 come settimanale della Libera Cgil. Si trasforma in settimanale della Cisl nel maggio 1950 subendo, nel corso dei successivi 36 anni, profonde modifiche. La più importante, però, è la sua trasformazione, che si realizza col primo numero del 29 aprile 1986, in quotidiano della Cisl enricogiacinto il blog di Enrico Giacinto: Settant'anni di Conquiste del lavoro

Il prossimo 29 aprile Conquiste quotidiano festeggerà quindi i suoi primi 35 anni di vita mentre Via Po celebrerà il suo 30° compleanno nel 2023.

Un poeta alla direzione di Conquiste è una grande novità, una scelta coraggiosa. Da lui ci aspettiamo scelte altrettanto coraggiose.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Auguri al nuovo direttore. Come poeta se l'è cavata bene. Il supplemento culturale non è al livello di Robinson, la Lettura e Tuttolibri ma poco ci manca.

Anonimo ha detto...

Chissà se il poeta celebrerà il compleanno del trentacinquesimo di Conquiste quotidiano visto che nelle precedenti scadenze si è ignorata la scadenza quasi fosse da vergorgnarsene

Anonimo ha detto...

Tutto nel segno della continuità. Il poeta ha ignorato la ricorrenza come i suoi predecessori. C'è dietro qualcosa di strano che, forse, qualcuno potrebbe rivelare