“Diritti nella vita e nel lavoro, lotta alle
ingiustizie e alle diseguaglianze, dal 1950 la nostra idea di futuro”: questo
il titolo della manifestazione con cui la Uil il 5 marzo festeggerà al teatro
Sistina di Roma il suo 75° compleanno.
L’assemblea di fondazione si tenne a Roma il 5 marzo
1950 nel circolo ricreativo della Gente dell’aria nel palazzo dell’Inail in via
IV Novembre. Di quell’assemblea e delle riunioni che l’hanno preceduta e
seguita si è trovata traccia solo negli anni recenti nelle note informative
redatte in modo riservato dalla Questura di Roma. Erano conservate all’Archivio
di Stato nei fascicoli del ministero dell’Interno. Sono state tutte pubblicate nel
volume di Myriam Bergamaschi dedicato ai sindacati della Uil nel periodo
1950-1968.
L’ultimo libro sulla storia della Uil è una
riedizione, realizzata nel 2024 da Arcadia edizioni, della Storia dell’Unione
italiana del lavoro di Sergio Turone che fu pubblicata per la prima volta nel
1990 per i tipi di Franco Angeli.
Nel volume del 2022 Raccontare il sindacato, curato
dall’Istituto studi sindacali Uil Italo Viglianesi, la nascita della Uil viene
descritta come un atto di disobbedienza: “Usa, Vaticano, Dc volevano un solo
sindacato anti-comunista, ma i fondatori della Uil scelsero di dare vita a una
terza confederazione, per non passare dal dominio comunista a quello
democristiano”.
In alcune pubblicazioni sulla Confederazione ora
guidata da Bombardieri, anziani e prestigiosi dirigenti come Della Croce e Vanni
ricordavano come nel discutere sul nome da dare alla nuova organizzazione venne
proposto anche quello di Confederazione (o Centrale) unitaria lavoratori italiani.
La sigla che ne sarebbe derivata convinse tutti a lasciar perdere.
Nel mese scorso la Uil ha messo in rete i dati del
tesseramento degli ultimi quattro anni. Per la prima volta dopo molto tempo tra
gli iscritti non sono compresi quelli di seconda affiliazione. Gli associati
sono passati da 2009970 del 2021 a 2067880 del 2024. I lavoratori attivi erano
1446567 nel 2021 e 1494615 nel 2024. I pensionati sono passati da 563403 unità
del 2021 a 573265 del 2024.
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