Marzo va a braccetto con la poesia. Quest’anno, come
quello passato, più degli altri. Alla giornata mondiale della poesia, istituita
dall’Unesco nel 1999, che cade il 21 marzo, si aggiunge infatti il Dantedì,
giorno dedicato a Dante Alighieri (25 marzo), e il mese della poesia,
iniziativa promossa da la Lettura e dalle pagine culturali del Corriere della
sera.
Un’iniziativa che rappresenta un semplice invito a
leggere e/o rileggere i versi dei poeti amati, a scoprirne di nuovi, a farli
conoscere agli amici e alle persone cui si vuole bene. Tutto questo all’insegna
dello slogan: regala un libro, regalati un libro!
Tra i libri da regalare mi piace segnalarne quattro,
che sviluppano, in forma originale, il tema della poesia. Il primo (Papa
Francesco, Viva la poesia!, a cura di Antonio Spadaro, Roma, Edizioni Ares,
2025, pp. 224, euro 18,50) raccoglie scritti, interviste e discorsi del Papa
sull’importanza della poesia e della letteratura. Colpisce il racconto dei
rapporti con Borges e del giovane Bergoglio, ventottenne professore di
letteratura che doveva far studiare ai suoi alunni degli ultimi due anni del
liceo El Cid che ai ragazzi non piaceva. Chiedevano di leggere Garcia Lorca e
le opere letterarie più “piccanti”, contemporanee o classiche. Così El Cid fu
studiato a casa e gli altri autori durante le lezioni. “Leggendo queste cose
che li attiravano sul momento – afferma il Papa – prendevano gusto più in
generale alla letteratura, alla poesia, e passavano ad altri autori”.
Il secondo libro (Jorge Luis Borges, Il mestiere
della poesia, introduzione di Massimo Sideri, con saggi di Vittoria Martinetto
e Calin-Andrei Mihailescu, Roma, Luiss University Press, 2024, pp. 159, euro
18,00) raccoglie le lezioni americane di Borges. Lezioni sulla poesia e
l’enigma del verso, tenute in inglese ad Harvard dal 24 ottobre 1967 al 10
aprile 1968, delle quali non esistevano appunti scritti. Borges, ormai cieco,
parlava a braccio di fronte al pubblico. Dopo oltre trent’anni furono scoperti
i nastri registrati. Questi i titoli delle sei lezioni: l’enigma della poesia,
la metafora, la narrazione di un racconto, musica della parola e traduzione, pensiero
e poesia, il credo di un poeta.
Il terzo libro (Lina Bolzoni e José Tolentino de
Mendonça, Poesia e stupore: antiche e nuove esperienze, introduzione di Teresa
Bartolomei, Roma, Treccani, 2024, pp.155, euro 10,00) si articola in due
sezioni. La prima, di Lina Bolzoni, storica e critica della letteratura, indaga
il potere della poesia, declinato nelle espressioni della magia e dello
stupore. La seconda, di José Tolentino de Mendonça, si intitola Tre percorsi
nel bosco e si sviluppa in tre capitoli: stupore, mistica e poesia; cosa c’è in
gioco tra il libro e la lettura; pensare la Bibbia come biblioteca essenziale.
José Tolentino de Mendonça è un cardinale e teologo,
prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione della curia romana, una
figura di spicco della cultura cattolica, una delle voci più originali della
letteratura portoghese, un poeta. Curiosamente Antonio Spadaro, il curatore del
primo volume di questa rassegna, è un gesuita, fino al 2023 direttore de La
Civiltà Cattolica, e dal 2024 sottosegretario del Dicastero diretto da José
Tolentino de Mendonça.
Che la poesia non sia appannaggio esclusivo di una
èlite, laica o clericale che sia, è dimostrato anche da un volume (Monica Dati,
Si dovrebbe insomma pensare a dei poeti operai: l’esperienza della rivista Abiti-lavoro
1980-1993, prefazione di Giovanni Garancini, Roma, Tab, 2024, pp. 409, euro
29,00) che esplora, attraverso le pagine di “abiti-lavoro”, quella ricca e
vitale zona d’ombra rappresentata dalla poesia operaia. La rivista è stato il
primo tentativo di dare forma organizzata alla letteratura operaia. Lo studio
di Monica Dati è molto approfondito e documentato, frutto di un percorso di
studi e di una passione che ha già trovato valida espressione in altre
pubblicazioni come “Quando gli operai volevano studiare il clavicembalo:
l’esperienza delle 150 ore”.
Un’ultima nota. Il 21 marzo verranno annunciate le
dodici opere candidate al Premio Strega poesia 2025.
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