mercoledì 19 marzo 2025

Da Viva la poesia di Papa Francesco ai poeti operai di Monica Dati

 

Marzo va a braccetto con la poesia. Quest’anno, come quello passato, più degli altri. Alla giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999, che cade il 21 marzo, si aggiunge infatti il Dantedì, giorno dedicato a Dante Alighieri (25 marzo), e il mese della poesia, iniziativa promossa da la Lettura e dalle pagine culturali del Corriere della sera.

Un’iniziativa che rappresenta un semplice invito a leggere e/o rileggere i versi dei poeti amati, a scoprirne di nuovi, a farli conoscere agli amici e alle persone cui si vuole bene. Tutto questo all’insegna dello slogan: regala un libro, regalati un libro!

Tra i libri da regalare mi piace segnalarne quattro, che sviluppano, in forma originale, il tema della poesia. Il primo (Papa Francesco, Viva la poesia!, a cura di Antonio Spadaro, Roma, Edizioni Ares, 2025, pp. 224, euro 18,50) raccoglie scritti, interviste e discorsi del Papa sull’importanza della poesia e della letteratura. Colpisce il racconto dei rapporti con Borges e del giovane Bergoglio, ventottenne professore di letteratura che doveva far studiare ai suoi alunni degli ultimi due anni del liceo El Cid che ai ragazzi non piaceva. Chiedevano di leggere Garcia Lorca e le opere letterarie più “piccanti”, contemporanee o classiche. Così El Cid fu studiato a casa e gli altri autori durante le lezioni. “Leggendo queste cose che li attiravano sul momento – afferma il Papa – prendevano gusto più in generale alla letteratura, alla poesia, e passavano ad altri autori”.

Il secondo libro (Jorge Luis Borges, Il mestiere della poesia, introduzione di Massimo Sideri, con saggi di Vittoria Martinetto e Calin-Andrei Mihailescu, Roma, Luiss University Press, 2024, pp. 159, euro 18,00) raccoglie le lezioni americane di Borges. Lezioni sulla poesia e l’enigma del verso, tenute in inglese ad Harvard dal 24 ottobre 1967 al 10 aprile 1968, delle quali non esistevano appunti scritti. Borges, ormai cieco, parlava a braccio di fronte al pubblico. Dopo oltre trent’anni furono scoperti i nastri registrati. Questi i titoli delle sei lezioni: l’enigma della poesia, la metafora, la narrazione di un racconto, musica della parola e traduzione, pensiero e poesia, il credo di un poeta.

Il terzo libro (Lina Bolzoni e José Tolentino de Mendonça, Poesia e stupore: antiche e nuove esperienze, introduzione di Teresa Bartolomei, Roma, Treccani, 2024, pp.155, euro 10,00) si articola in due sezioni. La prima, di Lina Bolzoni, storica e critica della letteratura, indaga il potere della poesia, declinato nelle espressioni della magia e dello stupore. La seconda, di José Tolentino de Mendonça, si intitola Tre percorsi nel bosco e si sviluppa in tre capitoli: stupore, mistica e poesia; cosa c’è in gioco tra il libro e la lettura; pensare la Bibbia come biblioteca essenziale.

José Tolentino de Mendonça è un cardinale e teologo, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione della curia romana, una figura di spicco della cultura cattolica, una delle voci più originali della letteratura portoghese, un poeta. Curiosamente Antonio Spadaro, il curatore del primo volume di questa rassegna, è un gesuita, fino al 2023 direttore de La Civiltà Cattolica, e dal 2024 sottosegretario del Dicastero diretto da José Tolentino de Mendonça.

Che la poesia non sia appannaggio esclusivo di una èlite, laica o clericale che sia, è dimostrato anche da un volume (Monica Dati, Si dovrebbe insomma pensare a dei poeti operai: l’esperienza della rivista Abiti-lavoro 1980-1993, prefazione di Giovanni Garancini, Roma, Tab, 2024, pp. 409, euro 29,00) che esplora, attraverso le pagine di “abiti-lavoro”, quella ricca e vitale zona d’ombra rappresentata dalla poesia operaia. La rivista è stato il primo tentativo di dare forma organizzata alla letteratura operaia. Lo studio di Monica Dati è molto approfondito e documentato, frutto di un percorso di studi e di una passione che ha già trovato valida espressione in altre pubblicazioni come “Quando gli operai volevano studiare il clavicembalo: l’esperienza delle 150 ore”.

Un’ultima nota. Il 21 marzo verranno annunciate le dodici opere candidate al Premio Strega poesia 2025.


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