La gestione del dolore nel terzo millennio deve
essere multimodale e affidata ad équipe multidisciplinari: questo l’incipit di
un articolo pubblicato sul n. 5-6/2024 di Gemellinforma, il bollettino a
diffusione interna per il Policlinico universitario A. Gemelli di Roma. L’articolo
descrive i due percorsi assistenziali avviati presso il Gemelli per cancellare
il dolore dalla vita delle persone.
Quasi a voler confermare che il dolore, oltre ad una
caratteristica della specie umana, è un’esperienza multidimensionale, nel
maggio-giugno dello scorso anno Edizioni lavoro dava alle stampe un libro (Ma
che dolore! L’impatto invalidante sul lavoro. Analisi e strategie per un
fenomeno sottovalutato, Roma, Edizioni lavoro, 2024, pp. 111, euro 15,00)
curato da Beatrice Curci.
Nella prefazione la curatrice ricorda che, secondo
quanto emerso dal primo rapporto Censis Vivere senza dolore, il Italia soffrono
di dolore cronico 9,8 milioni di persone con costi sociali pari a circa 62
miliardi di euro all'anno.
I saggi raccolti nel volume trattano il tema sotto
diverse angolazioni, approfondendo le interazioni tra dolore, malattie, stress
e lavoro e mettendo in evidenza come il dolore rappresenti una grande sfida politica,
sociale e sanitaria.
Gli autori dei contributi sono Sergio De Filippis
(Il dolore mentale), Sabina Marianelli e Francesca Rossini (Lo stress
lavoro-correlato), Giovanni Di Giacomo (Il dolore muscoloscheletrico, prima
causa d’assenza sul lavoro), Angelo Ranchino (Ammalarsi di dolore: tutele
esistenti e diritti da conquistare), Alberto Pecorelli (Il benessere
organizzativo sul lavoro: cos’è e come promuoverlo), Alberto Ranavolo
(L’ergonomia come fattore umano del lavoro nel nuovo scenario dell’Industria
4.0), Cinzia Frascheri (Qual è il buon lavoro che non procura dolore…).
Completa il libro una ricca bibliografia e
sitografia.
Come per altre pubblicazioni di Edizioni lavoro,
utilizzando un codice contenuto nell’ultima pagina è possibile accedere a video
e documenti.
Alla data del 12 febbraio 2024 il volume era
posseduto da due biblioteche che partecipano a Sbn (Servizio bibliotecario
nazionale): la biblioteca dell’associazione Bibliolavoro di Sesto San Giovanni
e la biblioteca universitaria Alessandrina di Roma.
Una curiosità: il titolo del libro nella copertina è
leggermente diverso da quello nel frontespizio. Secondo le norme catalografiche
prevale il titolo nel frontespizio.
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