Ottant’anni fa, il 24 gennaio 1945, uscì il primo
numero del primo quotidiano sindacale italiano: Il Lavoro, giornale della
Confederazione generale italiana del lavoro. Composto da un solo foglio con due
facciate, era diretto da Achille Grandi, Giuseppe Di Vittorio e Oreste
Lizzadri. La notizia principale riferiva dei combattimenti in corso nei
sobborghi di Poznan, con l’esercito sovietico che avanzava sulla via di
Berlino. Una brevissima nota, sempre nella prima pagina, dava conto della
nomina di Jacques Maritain ad ambasciatore del governo francese presso la Santa
Sede.
Molti numeri del quotidiano, che ebbe vita breve in
quanto fu chiuso nel giugno del 1946, sono stati digitalizzati e messi in rete
dalla Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma.
Dal 7 agosto del 1945 la direzione del giornale, che
avrebbe assunto l’intestazione di quotidiano d’informazioni della Cgil, passò
nelle mani di Nino Gaeta. Un nome che è scomparso dalla storia e dalla memoria
della Cgil che, pure, nel suo archivio storico conserva documenti in cui Gaeta
è più volte citato. Si tratta di quegli scherzi del destino per cui un nome
viene saltato o male trascritto o male interpretato. Gaetano, detto Nino, Gaeta
era un socialista che nel 1943, dopo la caduta del fascismo, ricostituì il
partito a Napoli. Aveva diretto la Voce, quotidiano dei lavoratori del
Mezzogiorno. Un necrologio apparso su un quotidiano nel secolo scorso ricorda
che Gaeta, dopo aver partecipato all’occupazione delle terre promuovendo le
cooperative dei contadini, abbandonò l’attività politica per dedicarsi alla
famiglia e alla professione forense raggiungendo grossi successi in tutti i
campi del diritto.
L’esperienza del quotidiano sindacale, che era nata con matrice unitaria, riprese vita, per brevi periodi, con la Libera Cgil (Lcgil) nel 1949 e con la Cisl nel 1973, attraverso un provvisorio cambio di periodicità di Conquiste del lavoro. Quel Conquiste del lavoro che, da settimanale della Lcgil nel 1948 diventò settimanale della Cisl nel 1950 per trasformarsi poi definitivamente, a partire dal 29 aprile 1986, in quotidiano della Cisl. L’attuale testata - Conquiste del lavoro quotidiano di informazione socio economica - è, di fatto, l’erede di quel glorioso giornale nato nel 1945 che oggi compirebbe ottant’anni. Il doppio, cioè, di quelli che compirà nell’aprile 2026 Conquiste del lavoro quotidiano.
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