sabato 10 maggio 2025

La poesia e i mestieri per vivere

 

Uno degli ultimi numeri de La Civiltà cattolica contiene due poesie di Claude Tuduri, gesuita, scrittore e critico letterario che insegna letteratura in Cina.

Nel volume Il nuovo libro nero della magistratura Stefano Zurlo racconta il caso di quel magistrato, ribattezzato dai giornali il giudice poeta perché amava scrivere in rima e tradurre i classici, che dice addio alla magistratura prima di essere rimosso dall’incarico dal Consiglio superiore della magistratura.

Due casi in cui il fare poesia, l’esser poeti può o meno far da corollario al lavoro che si svolge quotidianamente.

Il caso del giudice che non riusciva ad adempiere pienamente ai suoi doveri sembra rappresentare un’eccezione se è vero che sono numerosi i poeti che riescono a conciliare la loro passione con il lavoro, quale che sia.

Tra questi il direttore di Conquiste del lavoro, Mauro Fabi, che su Wikipedia è definito giornalista, scrittore e poeta italiano. Fabi ha pubblicato libri di poesie anche in Francia dove è considerato uno dei maggiori rappresentanti della poesia narrativa italiana. Ha il privilegio di veder posseduti i suoi libri, non solo di poesie, ma anche romanzi e saggi, da biblioteche come il Sistema bibliotecario ticinese, l’Harvard University, il New York Public Library Sistem, la Bibliothèque nationale de France, l’Université d’Ottawa, la Yale University Library, l’University of Minnesota, e così via. Naturalmente i suoi lavori sono presenti in numerose biblioteche italiane a partire dalle Biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze.

Una figura particolare di poeta è Lorenzo Cristallini, medico di medicina generale a Roma. Ha pubblicato libri che affrontano tematiche legate alla sua professione (Segni e manovre di semeiotica in medicina generale, Manovre terapeutiche e piccoli interventi in medicina generale, Il medico di medicina generale e le patologie di vacanza) ma va fiero soprattutto delle sue due sillogi di poesie e aforismi.

Follie di un savio (2021, pp. 87, euro 13,00) e Amari versi e dolci rime (2024, pp. 111, euro 13,00) sono pubblicati da una giovane e vivace casa editrice di Pontinia, Atile edizioni, che afferma esser la poesia un’esigenza interiore ineludibile, che accompagna da sempre l’avventura dell’uomo sulla terra e che è superiore ad altre forme letterarie nella capacità di trasmettere immagini e sentimenti. Amari versi e dolci rime è stato candidato al Premio Strega poesia 2024. Cristallini è un poeta che si richiama a due grandi della poesia romana, Trilussa e Giuseppe Gioachino Belli, ma anche alla Congrega degli Arguti, cioè le statue parlanti di Roma. Da Pasquino a Marforio, da Madama Lucrezia all’abate Luigi, per finire con il Babuino e la Fontana del Facchino. La particolarità di Cristallini  è che si definisce poeta per scelta e medico per necessità. Per necessità, sì, ma con una concretezza, una professionalità e un impegno che i suoi pazienti gli riconoscono e che non è dato sapere se si tradurranno in nuove forme di poesia.


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