Nate nel 1973 con la stipula dei contratti collettivi
nazionali di lavoro dei metalmeccanici (il 4 aprile per gli addetti all’industria
metalmeccanica minore, il 19 dello stesso mese per i lavoratori delle aziende
private e il 4 maggio per le aziende a partecipazione statale) le 150 ore per
il diritto allo studio sono ricordate con varie iniziative enricogiacinto
il blog di Enrico Giacinto: Quattro libri quattro ricorrenze enricogiacinto
il blog di Enrico Giacinto: L'innovazione sociale attraverso la contrattazione
collettiva tra
le quali assume particolare rilievo il seminario che si svolgerà all’Università
degli studi della Tuscia il 17 e 18 aprile UNITUS
- Seminario: Diritto allo studio ed educazione permanente nell’Italia
repubblicana
Le ricerche pubblicate sino ad oggi, che hanno
potuto utilizzare i numerosi materiali custoditi soprattutto in biblioteche e
archivi storici - a partire da quelli digitalizzati e messi in rete dalla Cisl
(CISL) - non hanno
approfondito a sufficienza il ruolo svolto, per l’avvio e lo sviluppo dell’iniziativa,
dalla Federazione unitaria Cgil Cisl Uil. Quasi nessuno ha ricordato quando e
come la gestione dell’istituto delle 150 ore passò dalla Flm alle
Confederazioni. Basterebbe ricordare, anche se appare difficile trovarne ampie
tracce, ai convegni sulle 150 ore della Federazione unitaria a Napoli nel
luglio 1974 (con relazione di Elio Giovannini) e a Roma dell’ottobre dello
stesso anno (relatore Pino Querenghi) e del 4-5 aprile 1975 (relatore Franco
Marini).
Sulle 150 ore, nella Cisl, si è realizzata una sorta
di staffetta tra i tre giovani che avevano frequentato il corso lungo del
Centro studi di Firenze del 1956-57: Pierre Carniti, che assieme a Giorgio Benvenuto
e Bruno Trentin, aveva firmato le ipotesi di accordo per il rinnovo dei
contratti dei metalmeccanici del 1973; Franco Marini ed Eraldo Crea che, prima
l’uno e poi l’altro, avevano assunto la responsabilità politica di settori in
cui era compresa la partita delle 150 ore.
Altre tracce sul ruolo svolto dalle Confederazioni
sono presenti nell’archivio storico della Cisl presente sul sito del Senato home
- Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica e
nell’archivio storico digitalizzato della Cgil Archivio storico CGIL
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