sabato 14 gennaio 2023

Quattro libri quattro ricorrenze

 

Quattro libri, quattro ricorrenze: i novant’anni di Antonio Pizzinato, i cinquant’anni della conquista delle 150 ore per il diritto allo studio, i cinquant’anni della nascita della Federazione unitaria Cgil Cisl Uil, il cinquantesimo della costituzione della Fondazione Giulio Pastore.

Segretario generale della Cgil dopo Luciano Lama e prima di Bruno Trentin, due icone del sindacato di corso d’Italia, Antonio Pizzinato ha compiuto l’8 ottobre di quest’anno novant’anni. Prima del suo compleanno è uscito un libro (Antonio Pizzinato, Eravamo il sindacato, Homeless Book, Milano 2022) in cui ripercorre, in un colloquio con Carlo Stelluti - storico dirigente della Cisl - tutta la sua vita. Nato in Friuli dove assiste alle violenza dei nazifascisti, si trasferisce a Milano. Da semplice apprendista milita nel Partito comunista e nella Cgil fino a diventare il numero uno del più grande sindacato italiano. Nel 1958 frequentò la scuola superiore di carattere mondiale di Mosca. Come segretario generale della Cgil operò per una rifondazione del sindacato che portò ad un aspro confronto interno ed alle sue dimissioni. Nella sua attività parlamentare e di governo Pizzinato ha continuato a proporre e approvare provvedimenti a favore dei lavoratori.

Nell’aprile e nel maggio del 1973, con il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei metalmeccanici, nasce l’istituto delle 150 ore per il diritto allo studio. Un’esperienza che ha segnato profondamente, in quegli anni Settanta del secolo scorso, un’intera generazione di sindacalisti. A questa esperienza si richiama il libro di Monica Dati (Quando gli operai volevano studiare il clavicembalo: l’esperienza delle 150 ore, prefazione di Pietro Causarano, Aracne, Roma 2022) che analizza con abilità, passione e competenza quella vasta produzione archivistica, multimediale e a stampa che da quasi cinquant’anni continua a fiorire attorno ad una vicenda che viene ricordata ogni volta che si parla di educazione degli adulti.

Il volume, che è frutto della ricerca svolta presso il Dipartimento di formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia dell’Università degli studi di Firenze, tra i tanti pregi ha quello di aver saputo leggere e rappresentare con intelligenza i materiali contenuti nel Fondo 150 ore della Biblioteca centrale Cisl che sono disponibili all’indirizzo internet dati.abd.cisl.it

A questi pregi fa da contrappeso un grave difetto: l’assenza, nella bibliografia, del volume di Maurizio Polverari e Alberto La Porta, La contrattazione collettiva per la formazione dei lavoratori, che, tra l’altro, è scaricabile al sito indicato nella sequenza B. 13856. fasc. 004

Il 3 luglio 1972 le segreterie confederali di Cgil Cisl Uil firmano il documento che dà vita alla Federazione unitaria. Durerà poco meno di dodici anni. Su questa esperienza la Fondazione Brodolini, con la partecipazione della Fondazione Di Vittorio e dell’Istituto sindacale Italo Viglianesi e con la collaborazione degli Archivi storici di Cgil e Uil, ha condotto un’ampia ricerca che si è tradotta in un volume (L’unità possibile: la Federazione Cgil, Cisl, Uil 1972-1984, a cura di Franco Lotito, Viella, Roma 2021) cui bisognerà far riferimento per ripercorrere uno squarcio di storia sindacale che suscitò grandi speranze e delusioni. Gli autori dei saggi (Carrieri, Ciampani, Del Rossi, Gabaglio, Ghezzi, Lotito, Montali, Romeo, Rosati, Saija, Strangio, Veronese, Zampieri) sono professori universitari, studiosi, ricercatori, ex-sindacalisti che hanno saputo raccontare, con un’obiettività sorprendente dato il carattere dell’opera, vicende sulle quali ancor oggi esistono interpretazioni fortemente divergenti.

Il libro purtroppo in alcune parti sembra essere stato redazionato in maniera approssimativa: nomi errati, note incomplete ed altro ancora.

Il 26 febbraio 1971 un gruppo di amici raccolti attorno a Mario Romani firmarono l’atto costitutivo della Fondazione Giulio Pastore. In un volume per palati sopraffini, di area Cisl ma non solo, si traccia – quasi ad anticipare quella storia della Fondazione che è ancora tutta da scrivere – una sorta di profilo storico dell’istituzione intitolata al padre fondatore della Cisl (Un’autentica esperienza di libertà: la Fondazione Giulio Pastore 1971-2021, a cura di Aldo Carera, prefazione di Luigi Sbarra, Edizioni lavoro e Fondazione Giulio Pastore, Roma 2022). Non è facile sintetizzare il contenuto del libro in cui i contributi, numerosi, portano firme di grande prestigio. Mi limito a segnalare la brevissima testimonianza di Rosalba Canetta su “Mario Romani e il mestiere della ricerca” e le tre pagine di Luisa Saba, figlia della sorella di Vincenzo Saba, che traccia, raccontando la sua esperienza nella Cisl, un profilo inedito di quello zio che è stato una colonna portante della Fondazione.

Una figura attraversa molti interventi, quella di Benedetto Calì che fu segretario generale della Fondazione Pastore dal 1971 fino alla morte nel 2005. Il contributo più breve della raccolta, scritto dal figlio Antonello, sembra solo un’anticipazione di quello, più ampio, che gli sarà dedicato nella prossima storia della Fondazione.

(Pubblicato su via Po Economia del 21 dicembre https://www.facebook.com/photo/?fbid=2664284370376586&set=a.154627118009003)



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