Non è dato sapere chi sia stato, in sede di
conversione del decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4, a introdurre la norma che impone,
agli enti erogatori di trattamenti pensionistici, l’obbligo di fornire a tutti
i soggetti percettori di tali trattamenti precisa e puntuale informazione circa
eventuali trattenute relative alle quote associative sindacali.
Sta di fatto che, dopo il decreto del ministro del
Lavoro e delle politiche sociali n. 31 del 18 febbraio 2020, l’Inps ha emanato
la circolare n. 85 del 14 luglio 2020 che illustra le modalità attuative di
tale obbligo. https://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2fCircolari%2fCircolare%20numero%2085%20del%2014-07-2020.htm
Nella parte finale della circolare sono riepilogati
i principali riferimenti normativi e amministrativi che disciplinano le
modalità attraverso le quali i pensionati possono presentare ed eventualmente
revocare la delega sindacale. L’Inps
specifica che il pensionato può comunicare all’Istituto la volontà di revocare
la delega sia direttamente sia attraverso le organizzazioni sindacali.
La norma, introdotta nel decreto legge con l’obiettivo
di garantire la massima trasparenza dei trattamenti pensionistici ai rispettivi
percettori, potrebbe essere stata dettata anche dalla volontà di creare qualche
problema ai numerosissimi sindacati che associano pensionati (in alcuni casi
con modalità non del tutto trasparenti) e che talvolta, pur intascando le
quote, si dimenticano di consegnare o inviare agli iscritti le relative
tessere.
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