Solo la prima edizione del libro era in formato
cartaceo. Ottocentocinquanta pagine per elencare, dal 1944 al 2006, gli uomini
e le donne della Cgil, cioè le segreterie confederali, delle Federazioni
nazionali di categoria, delle Cgil regionali, delle Camere del lavoro e così
via.
La più recente edizione, datata gennaio 2020, in
formato elettronico, è la terza e allarga l’arco temporale al 2019 con un
incremento di circa cento pagine rispetto alla prima.
Il censimento che questa ricerca raccoglie
(1944-2019: gli uomini e le donne della Cgil, a cura di Andrea Gianfagna,
prefazione di Carlo Ghezzi, Ediesse, Roma 2020, pp. 995) prende avvio dalla
composizione della segreteria confederale della Cgil nata dal Patto di Roma del
1944.
Il curatore del libro, Andrea Gianfagna, uno dei più
grandi e amati sindacalisti della Cgil, è scomparso nel luglio scorso all’età
di 94 anni.
Il volume, come scrive Carlo Ghezzi nella
prefazione, permette di leggere, in filigrana, l’evoluzione organizzativa delle
Federazioni nazionali di categoria, il loro nascere e il loro estinguersi o il
loro fondersi in processi di accorpamento che ne hanno via via fortemente
ridotto il numero. L’ebook consente di leggere anche l’evoluzione delle Camere
del lavoro e le direzioni degli Istituti e degli Enti collaterali promossi
dalla Confederazione nel corso dei decenni che sono stati poi tutti unificati
nell’ambito della Fondazione Giuseppe Di Vittorio. Il formato elettronico permette
di aggiornare il catalogo con molta facilità e di correggere e/o integrare
refusi, errori e/o omissioni in tempo reale (ad esempio a pagina 24 una parola
-recente- nella prossima edizione dovrebbe trasformarsi in “recentemente”).
Il censimento rileva per i singoli dirigenti anche
l’appartenenza politico-sindacale alle antiche aggregazioni correntizie che
hanno operato fino al 1991.
Tra gli uomini e le donne della Cgil sono presenti,
fino al 1948 naturalmente, quanti hanno poi dato vita alla Cisl e alla Uil.
Una splendida iniziativa, quella della Fondazione Di
Vittorio, che anche Cisl e Uil dovrebbero realizzare. Peccato, però, che manchi
un indice dei nomi. Ad esempio, per trovare traccia di un ex dirigente Cgil
come Giuliano Cazzola bisogna andare alle pagine 39, 70, 116, 343, 344 e 345.
La prossima, quarta edizione della ricerca, rimedierà a questa mancanza?
Il volume è scaricabile dal sito della Fondazione Di
Vittorio. https://www.fondazionedivittorio.it/it/uomini-e-donne-della-cgil-segreterie-confederali-delle-federazioni-nazionali-categoria-delle-cgil
Da quello della Cisl, invece, è scaricabile il
Bilancio di missione 2017-2018 (Cisl nazionale, Bilancio di missione 2017-2018,
Edizioni Lavoro, Roma 2019, pp. 67, euro 3,00). https://www.cisl.it/bilanci-tesseramento-e-retribuzioni-segretari-confederali.html
La Confederazione di via Po è stata la prima, tra le
grandi Confederazioni, a presentare una rendicontazione sociale che, oltre
all’obiettivo della trasparenza, si propone anche di individuare dove e come
migliorare, al fine di arrivare alla redazione del bilancio sociale.
La pubblicazione, realizzata dalla Confederazione e
dalla Fondazione Pastore, fa ampio ricorso a immagini e grafici per stimolare
interesse e facilitare la lettura.
Anche qui sarebbe auspicabile che Cgil e Uil
facessero ricorso ad uno strumento del genere.
Il formato elettronico dei libri sta prendendo
rapidamente piede in molte realtà, comprese quelle sindacali.
Su questo versante si è distinta, per quantità e
qualità delle proposte, la Fondazione Tarantelli Centro studi ricerca e
formazione della Cisl, che ha dato vita, dal 2016, ad una rivista, i Working papers
di cui, sino ad oggi, sono usciti 19 fascicoli. Gli ultimi tre dell’anno in
corso sono dedicati all’orario di lavoro, al coronavirus e al rapporto tra
emozioni e formazione sindacale. https://www.fondazionetarantelli.it/working-papers/
Sull’orario di lavoro (L’orario di lavoro nella
trasformazione produttiva e antropologica degli anni Venti), uno dei cavalli di
battaglia della Cisl a partire dalla seconda metà degli anni Settanta del
secolo scorso, va segnalato un intervento inedito di Pierre Carniti risalente
al dicembre 2017.
Il numero sul coronavirus (Sindacalisti, fragilità,
coronavirus: una testimonianza dalla periferia bergamasca) dà conto
dell’esperienza di un sindacalista della Femca di Bergamo che apre così il suo
intervento:”Quando mi è stato chiesto di raccontare quello che, come
sindacalista, stavo vivendo in questi giorni così frenetici e di emergenza, mi
sono chiesto se fossi la persona migliore per scrivere sui Working Papers della
Fondazione Tarantelli; quelli come me, di solito, su queste pagine si formano,
cercano spunti e riflessioni, e il mio contributo è davvero solo esperienziale,
sindacale”.
Il fascicolo sulle emozioni (Un passo in più:
competenze emotive e apprendimento degli adulti) contiene bellissimi interventi
di Francesco Lauria, Silvia Romoli, Carmine Marmo, Paola Vinciguerra. Splendido
quello, il più lungo di tutti, di Roberta Villa.
Anche la Fondazione Di Vittorio ha dato vita, da
pochi mesi, ad una collana di Working Papers. Il primo numero è dedicato al
tema dell’azione sindacale e della contrattazione collettiva per la salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro al tempo del coronavirus.
Il fascicolo è scaricabile, in formato pdf e/o epub,
all’indirizzo https://www.fondazionedivittorio.it/it/azione-sindacale-e-contrattazione-collettiva-salute-e-sicurezza-nei-luoghi-lavoro-al-tempo-del-covid
2 commenti:
Della Uil niente?
Fino a qualche anno fa era possibile leggere e/o scaricare dal sito della Fondazione Bruno Buozzi i ponderosi ma sempre interessanti libri di Giorgio Benvenuto e altri. Oggi si trovano contributi interessanti soprattutto nelle pagine dell'Istituto di studi sindacali http://www.istitutostudisindacali.it/
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