venerdì 13 gennaio 2012

Tesseramento Uil: la più piccola sempre prima

Come avviene ormai da molti anni la Uil, la più piccola delle tre grandi confederazioni, ha inserito sul suo sito internet, prima di tutte le altre organizzazioni sindacali, i dati relativi al tesseramento 2011.
Gli iscritti, compresi quelli di seconda affiliazione che ammontano a 292593 unità, raggiungono quota 2196442, il valore più alto di tutta la ultrasessantennale storia della Uil.
La confederazione di Angeletti, che ieri ha presentato al Cnel il volume di Giorgio Benvenuto Viglianesi e la storia del sindacato riformista, può celebrare con soddisfazione questo nuovo record e guardare con ottimismo alle elezioni delle rsu nel pubblico impiego previste dal 5 al 7 marzo.
Il 19 gennaio la Uil presenterà al Cnel il volume di Raffaele Vanni Gli anni della mia segreteria generale Uil.
Per conoscere i dati del tesseramento Cgil e Cisl dovremo attendere da qualche settimana ad alcuni mesi. Non sarebbe male se fossero resi noti entro il prossimo 5 marzo.

4 commenti:

Mario Rossi ha detto...

Non ho trovato, sul sito internet della Uil, i dati relativi al tesseramento 2011. Che fine hanno fatto? Temo che la Uil abbia ripetuto quanto fatto un paio di anni or sono quando mise in rete i suoi dati e poi, non appena vennero fuori quelli delle altre organizzazioni, li modificò per una sua categoria. Questa volta credo che le ragioni di questo comportamento siano legate ad altri aspetti, compresi quelli derivanti dal contenzioso che verrà fuori dopo la delibera del governo Monti del 13 gennaio sui rappresentanti dei lavoratori dipendenti al Cnel.

Anonimo ha detto...

La Uil ha dato i numeri. Come li danno tutti i sindacati. Se dovessimo credere a quello che dicono avremmo più iscritti che lavoratori. E questo vale anche per i pensionati.

Anonimo ha detto...

Sui pensionati è stato ampiamente documentato che tutti i sindacati, a partire da Cisl Cgil e Uil, presentano dati sempre gonfiati. Quando finirà questo scandalo?

Anonimo ha detto...

Sta per finire in quanto i sindacati stanno perdendo molti iscritti tra i pensionati. Gli effetti del governo Monti sulle pensioni porteranno ad una decimazione dei tesserati. Dopo Monti il sindacato italiano non sarà più lo stesso. Per la gioia di Berlusconi, Sacconi e company che hanno trovato chi sa fare il lavoro sporco che a loro non è riuscito.