Quando è nata la Cisl? Il 30 aprile 1950, stando a
quanto impresso nella targa posta in piazza Cavour a Roma accanto al cinema
Adriano.
Eppure…Eppure ci sarà un motivo se nel numero 1-2
del 2020 di “Opinioni”, la rivista della Fondazione Fai Cisl, dedicato ai
settant’anni della Cisl, due tra i maggiori storici della Cisl, Aldo Carera e Giuseppe
Acocella, indicano l’uno il 30 aprile e l’altro il 1° maggio, mentre la
segretaria generale della Confederazione cita un passaggio “del discorso di
Giulio Pastore al teatro Adriano il 30 aprile1950, il giorno della fondazione
della Cisl”.
E ci sarà un motivo se il giovane Carera, di fronte
a documenti che non consentivano di individuare con certezza la data di fondazione,
nella cronologia posta a corredo della sua opera del 1979 L’azione sindacale in Italia si vide probabilmente costretto a
indicare genericamente fine aprile, mentre Acocella nella sua Storia della Cisl che vanta almeno sei
edizioni aggiornate scrive che la nascita della nuova Confederazione sindacale
fu celebrata al teatro Adriano di Roma dal 30 aprile al 1° maggio 1950.
E ci sarà più di un motivo se un altro autorevole
storico della Cisl, Andrea Ciampani, nel suo recente Giulio Pastore 1902-1969, richiamando quanto contenuto nel volume Giulio Pastore sindacalista di Vincenzo Saba,
ribadisce che l’atto costitutivo è del 30 aprile mentre la manifestazione
pubblica al teatro Adriano è del 1° maggio.
E non finisce qui. Varie pubblicazioni, sempre a
proposito di nascita della Cisl, ondeggiano tra il 30 aprile e il giorno
successivo. Sergio Turone e Carlo Vallauri non hanno dubbi sul 1° maggio. Anche
Bruno Manghi, in un contributo del 1977, scrisse che “la Cisl nasce il 1°
maggio 1950”. Carmine Marmo, per un errore di stampa, collocò la data al 10
maggio in un testo in spagnolo del 1992. Tra il 30 aprile e il 1° maggio insistono
Saba e Giampiero Bianchi nel volumone fotografico La nascita della Cisl 1948-1951 e lo stesso Bianchi assieme a
Silvio Costantini nel fascicolo della formazione sindacale Cenni di storia del sindacato italiano e della Cisl.
Sul 30 aprile si collocano: il fascicolo dedicato
alla Cisl della Grande enciclopedia della
politica; la testimonianza di Bruno Storti (“Il 30 aprile 1950 eravamo in
questo teatro e in questo teatro nasceva la Cisl”) alla celebrazione, al cinema
teatro Adriano, del quarantesimo anniversario della Cisl; la cronologia della
Cisl La Cisl 1950/1980 curata da
Brezzi, Camerini e Lombardo; il volume fotografico 1948-93; il libro La lunga
marcia della Cisl di Guido Baglioni che non manca di citare un importante
contributo di Camerini sulla nascita della Cisl nella stampa italiana; il
fascicolo, di cui sono state fatte numerosissime edizioni aggiornate, Cos’è la Cisl.
Ma da dove nasce questa incertezza? Nasce,
purtroppo, da una serie di pasticci che la stessa Cisl combinò sulle sue
pubblicazioni come sarà facilmente verificabile quando sarà di nuovo
consultabile il sito dell’archivio storico e della biblioteca digitale Cisl
www.abd.cisl.it
6 commenti:
Caro Enrico, una volta capitava spesso che si facesse confusione sulle date di nascita; mio padre faceva il compleanno il 14 agosto ma sui documenti risultava nato il 15. Mentre mio nonno materno, nato il 30 dicembre 1905, per fortuna sua fu registrato nel giorno esatto: se avessero aspettato l'anno nuovo sarebbe stato arruolato per la seconda guerra mondiale e magari io non sarei qui a scrivere questo commento. Il che sarebbe stata, per me, una grossa perdita.
Ma forse, per venire alla tua conclusione, queste incertezze dovrebbero soprattutto invitare gli storici a non avere una concezione troppo burocratica del loro lavoro ed a smetterla di credere solo ai documenti depositati negli archivi disprezzando altre fonti, come capita talora.
Perché non basta copiare quel che si trova scritto nelle carte per scrivere la storia autentica, a volte bisogna fare anche lo sforzo di usare la testa per capire. Cosa che non sempre gli storici che si sono occupati della Cisl hanno saputo fare. Chi più, chi meno...
Caro Giovanni, nel caso di specie sembra che non esistano - ad esempio nell'Archivio storico della Cisl e in quello della Fondazione Pastore - documenti che possano consentire di fare chiarezza sulla nascita della Cisl. Sta di fatto che alcuni storici, ma non solo loro per la verità, di fronte a notizie talvolta contraddittorie riportate dalle pubblicazioni ufficiali non hanno ritenuto di dover ricorrere ad altre fonti.
Nella mia esperienza ho cercato di far luce su aspetti e momenti di vita della nostra Organizzazione ignorati, se non addirittura travisati, dalla storiografia più o meno ufficiale e, non poche volte, dalla stessa dirigenza sindacale. Mi è parso di cogliere, soprattutto nei decenni passati, una sorta di timore e pudore reverenziali tra storici e tra storici e autorevoli sindacalisti. Ora, se è comprensibile che sulla valutazioni di fasi della nostra storia le interpretazioni possano continuare a divergere paurosamente, provo fatica a digerire il fatto che non si riesca a dire una parola unica su data e sede di una manifestazione. In tutto questo naturalmente l'uso della testa resta fondamentale, non solo per gli storici...
Caro Giacinto, che dire della targa fuori dell'Adriano a Roma? Racconta una nascita della Cisl che ignora le forze laiche e democratiche che contribuirono a costituirla. Di chi la colpa? Del segretario generale dell'epoca? Dello o degli storici che la scrissero? Possibile che nessuno abbia saputo cogliere le contraddizioni contenute in quelle poche righe? E il Primo Maggio 1950? La Cisl stava all'Adriano o nelle altre città d'Italia a celebrare la data più significativa per il mondo del lavoro? Forse è proprio vero che la tua Cisl non ha mai saputo fare i conti con la sua storia.
Caro Rossi, la Cisl, forse più di Cgil e Uil, riesce ogni giorno, sia pure con fatica, a fare i conti con la sua storia. La targa che ricorda la nascita della Cisl fa riferimento ai padri fondatori provenienti dalle esperienze del sindacalismo ispirato ai valori cristiani e, di fatto, riduce il pluralismo di esperienze che dettero vita - come recita la scritta - alla Cisl, il sindacato nuovo, laico, autonomo dai partiti, fedele solo agli interessi dei lavoratori. Non so chi abbia scritto il testo. Che io ricordi all'epoca (la targa fu posta il 30 aprile del 2010) nessuno sollevò problemi. Quanto al 1° maggio un'attenta lettura dei numeri 17 (del 30 aprile 1950) e 18 (del 7 maggio dello stesso anno) di Conquiste del lavoro e dei quotidiani dei primi giorni di maggio ( valga per tutti Il Giornale della sera del 3 maggio
http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0353839/1950/Maggio ) dovrebbero togliere qualsiasi dubbio anche se il Bollettino d'informazioni sindacali del 15 maggio racconta un'altra storia...
Molte organizzazioni, enti, biblioteche, archivi, riviste e così via hanno consentito l'accesso gratuito a risorse digitali che erano a pagamento o riservate a gruppi ristretti di persone. Di fronte a tutto questo la cisl ha reso inaccessibili le sue risorse digitali per una manutenzione che dura dai primi mesi di questo 2020. Un segnale di efficienza notevole dato che questa organizzazione celebra il suo settantesimo anno di vita. Che ne pensa il titolare di questo blog di una situazione che colpisce soprattutto studiosi e studenti che avrebbero potuto approfondire la storia della cisl e sono invece invogliati a ripiegare su quella della cgil?
Penso che purtroppo la Cisl abbia realizzato un processo di digitalizzazione che dopo meno di quattro anni ha mostrato una fragilità ed una incompletezza che qualcuno aveva previsto e denunciato da oltre un decennio. Alcuni docenti e ricercatori universitari hanno dovuto rinunciare a far svolgere tesi sulla Cisl a causa della prolungata inaccessibilità dell'archivio e della biblioteca digitale. Da questo punto di vista non c'è dubbio che l'archivio della Cgil offra una solidità e una ricchezza di materiali e documenti che le altre organizzazioni neppure si sognano.
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