lunedì 2 novembre 2020

Sei libri su Roma

 

La protagonista è Roma vista da diverse angolazioni. La Roma che non perdona di Carlo Verdelli. La Roma politica dei capi di gabinetto. La Roma del prossimo futuro secondo Domenico De Masi. La Roma della cultura di Sandra Petrignani. La Roma giallorossa di Sandro Bonvissuto. La Roma della grande Olimpiade del 1960.

Oggi è editorialista del Corriere della sera dopo essere stato, per poco più di un anno, direttore de la Repubblica. Carlo Verdelli, giornalista di fama e di valore, è stato anche, sempre per poco più di un anno, tra la fine di novembre 2015 e i primi giorni del 2017, direttore editoriale per l’offerta informativa della Rai. Un ruolo inedito nella storia del servizio pubblico radiotelevisivo con l’obiettivo di coordinare quell’offerta, evitando sprechi e sovrapposizioni, svecchiarla e disinfestarla dai parassiti della politica e proiettarla nel mondo di oggi. In un bel libro (Carlo Verdelli, Roma non perdona: come la politica si è ripresa la Rai, Feltrinelli, Milano 2019, pp. 219, euro 17,00) Verdelli racconta come questo lavoro “verrà sospeso in corso d’opera, con una certa brutalità”.

Cosa si nasconde nei meandri della politica, soprattutto nei ministeri, è rivelato - con grazia, ironia e un po’ di cinismo - in un volume di un Anonimo (Io sono il potere: confessioni di un capo di gabinetto raccolte da Giuseppe Salvaggiulo, Feltrinelli, Milano 2020, pp. 284, euro 18,00) che per alcuni mesi ha veleggiato nei primi venti posti della classifica dei saggi più venduti in Italia. Non si può non rimanere scandalizzati dal modo in cui i governi approvano disegni di legge e decreti legge. Tra le tante chicche contenute nel libro, che non risparmia stilettate a nessuno a partire da Di Maio e Renzi, quella della migliore composizione del gabinetto di un ministero al fine di coprire, con il numero limitato di caselle a disposizione, la massima superficie possibile del potere romano. La squadra ideale è la seguente: un magistrato amministrativo, un magistrato della Corte dei conti, un magistrato ordinario (meglio se penale) e un avvocato dello Stato.

Al futuro di Roma (Domenico De Masi, Roma 2030: il destino della capitale nel prossimo futuro, Einaudi, Torino 2019, pp. 428, euro 20,00) è dedicata la ricerca condotta dal famoso sociologo con il contributo di prestigiosi esperti. Il metodo Delphi, utilizzato con successo da De Masi in numerose altre ricerche, questa volta si è infranto contro il Covid-19 che ha reso irrealizzabili tutte le previsioni sui prossimi dieci anni. Allo stato dei fatti l’unica certezza sullo sviluppo futuro di Roma è legata al Giubileo del 2025. 

Uno dei libri più belli su Roma, sulla Roma povera dei primi anni Cinquanta del secolo scorso fino ai primi anni Settanta è il romanzo-saggio di Sandra Petrignani (Sandra Petrignani, Addio a Roma, Beat, Vicenza 2017, pp. 348, euro 16,50) che offre un affresco indimenticabile di un’epoca in cui la Capitale era la capitale del cinema, della letteratura, dell’arte. Tra i personaggi del libro spicca Palma Bucarelli, la direttrice della Galleria nazionale d’arte moderna. Una donna straordinaria - così la definì l’autrice del libro in un’intervista - piena di fascino, intelligente, determinata. Capace di tessere alleanze, strategica. Con un’idea chiara sull’arte che l’ha portata a prendere posizione, a scontrarsi sia con la politica sia con avversari artisti e critici potentissimi. Una regina.

Uno dei maggiori successi editoriali del 2018 è stato il libro scritto da Francesco Totti con Paolo Condò intitolato Un capitano. Nel 2020 i tifosi giallorossi hanno contribuito a fare di un altro volume (Sandro Bonvissuto, La gioia fa parecchio rumore, Einaudi, Torino 2020, pp. 192, euro18,50) un vero e proprio caso letterario. Un libro di un tifoso che racconta l’amore appassionato e disperato per una squadra che, più che gioie, ha regalato ai suoi tifosi tanti dolori. Eppure, senza fare né nomi né cognomi (a partire da Falcao) l’autore racconta, vista con gli occhi di un ragazzino, un periodo tra la fine degli anni Settanta e i primi degli anni Ottanta in cui la Roma prima rischiò la retrocessione in serie B e poi vinse il secondo scudetto della sua storia.

Un libro particolare, non presente nel catalogo del Servizio bibliotecario nazionale, è quello, pubblicato nel novembre 2019, curato da Augusto Rosati per conto dell’Apec, l’Associazione pensionati Coni di cui l’autore è attualmente vice presidente. Il titolo -  Testimonial&Mirabilia, raccolta di ricordi per tener sempre viva ed attiva la memoria sullo sport italiano - non riesce ad esprimere il contenuto dell’opera che ha come filo conduttore il più importante evento sportivo che si è svolto in Italia nel secolo scorso: i giochi della XVII Olimpiade che si sono svolti a Roma dal 25 agosto all’11 settembre 1960. I Giochi sono raccontati attraverso una selezione degli atti ufficiali, le testimonianze di quanti hanno contribuito a realizzare la manifestazione, una raccolta degli articoli scritti da giornalisti più o meno famosi, brevi note storiche sulle location che hanno ospitato i Giochi, una panoramica sugli impianti di Roma 1960.


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