giovedì 21 marzo 2013

Quei businness della Cisl di Stefano Sansonetti


Le stilettate che Stefano Sansonetti continua ad infliggere alla Cisl in questo mese di marzo non rappresentano niente di nuovo rispetto al consueto copione che a ondate cicliche si abbatte sulle organizzazioni sindacali, accusate di gestire in maniera impropria e poco trasparente ingenti risorse finanziarie.
Secondo Sansonetti le sue inchieste sui numerosi business della Cisl avrebbero messo in imbarazzo i vertici del sindacato di via Po determinando un clima da resa dei conti che potrebbe trovare il suo momento culminante nel congresso confederale del 12-15 giugno.
Qualche problema, per la verità, sembra stia venendo fuori in alcuni congressi di unificazione delle strutture sindacali dove è necessario togliere i bastoni di maresciallo a molti dirigenti.
Un crescente disagio si manifesta, però, nel rapporto tra lavoratori, pensionati e sindacato, come testimoniano anche i commenti agli interventi di Sansonetti (vedi ad esempio all’indirizzo http://www.lanotiziagiornale.it/cisl-spunta-un-tesoretto-immobiliare-da-645-milioni/).
Ora sotto tiro è la Cisl. Tra poco toccherà anche a Cgil e Uil.
Certo, non sarebbe stato male se l’organizzazione di Bonanni, mentre in Parlamento sono già state presentate le prime proposte di legge che intendono regolamentare per via legislativa materie che appartengono alla sfera dell’autonomia sindacale, si fosse mossa più spedita nella direzione suggerita, a proposito di democrazia sindacale, da Pierre Carniti che Vincenzo Saba considerava, assieme a Giulio Pastore, il più grande segretario generale della Cisl di tutti i tempi.



9 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa ha suggerito il grande Pierre?
Aldo,iscritto Cisl da 45 anni

Anonimo ha detto...

More solito il buon Giacinto ha visto giusto. Oggi il prode Sansonetti ha preso di mira la Cgil. Vedere per credere:
http://www.lanotiziagiornale.it/cgil-super-spa/

Anonimo ha detto...

l'annullamento del congresso di unificazione della cisl di padova e rovigo da parte del collegio dei probiviri della cisl e la nomina di un commissario è una pagina che ricorda altri tempi, quando la cisl aveva almeno due anime. negli anni 70 genova non poté essere rappresentata al congresso nazionale perché i delegati si separarono e svolsero due congressi paralleli. questa volta l'intervento della cisl nazionale ha impedito che si facesse ricorso alla magistratura ordinaria. una brutta pagina da parte di un'organizzazione democratica si è comportata peggio dei peggiori partiti politici. qualcuno dovrà pagare per i gravi errori commessi. le teste, però, anche a livello nazionale,salteranno solo dopo il congresso confederale di maggio.
Giulio, ex-dirigente cisl per più di 50 anni

Anonimo ha detto...

beh, parliamone è stato nominato un commissario da Roma con particolari caratteristiche. che ne pensi Giulio?

Anonimo ha detto...

Si tratta del direttore della sede confederale, un ruolo secondo solo a quello della segreteria. Il commissario ha lavorato per decenni al settore organizzativo ed è uno degli uomini più fidati di Bonanni. Se riuscirà a gestire bene la situazione potrebbe essere compensato con l'ingresso in segreteria confederale. Ingresso che, secondo alcuni, era in programma da almeno un paio d'anni.
Giulio

enrico giacinto ha detto...

Rispondo ad ad Aldo riportando tra virgolette quanto ha scritto Carniti nel gennaio scorso:"A proposito di democrazia sindacale occorre dire che essa non è mai separabile dai suoi contenuti e dalla trasparenza circa le modalità di gestione delle politiche e dell’attività associativa. Che deve includere, tra l’altro: bilanci pubblici e pienamente accessibili; un dettagliato rendiconto delle risorse disponibili; il loro impiego; le retribuzioni dei dirigenti. Allo stesso tempo deve rendere manifeste e periodicamente controllabili: le procedure di formazione delle decisioni, gli obiettivi perseguiti, il rendiconto (semestrale, on-line) dei risultati. A questo fine, si deve inoltre prendere atto che il canonico congresso quadriennale, dove i delegati sono fondamentalmente espressione dalla burocrazia a tempo pieno, non può certo essere l’istanza a cui affidare il compito di assolvere effettivamente a tali esigenze".

Anonimo ha detto...

rispondo a Giulio: sì, magari poi diventa segretario generale aggiunto!

Anonimo ha detto...

Va beh, ma vi rendete conto? Giaci' che ne pensi?

Anonimo ha detto...

non so cosa ne pensi Giacinto. io penso che nella cisl sia possibile tutto. tutto e il contrario di tutto.Giulio