Ne danno conto,
nell’introduzione, i due curatori che sottolineano la profonda varietà e
difformità, sotto l’aspetto sia formale che sostanziale, dei contributi
pubblicati e le difficoltà che si incontrano nel trattare di storia del
movimento sindacale italiano e specificamente di storia della Cisl.
Il libro,
assolutamente da leggere per chi vuol capire quanto ancor oggi siano distanti
le posizioni e le interpretazioni degli studiosi sulla storia della Cisl,
potrebbe creare disorientamento in chi ci volesse trovare una summa dell’”ideologia”
Cisl.
Zaninelli e De
Santis esprimono, senza peli sulla lingua - “...nel decennio settanta…e in quelli
successivi la lettura del patrimonio culturale ‘fondativo’ della Cisl si trovò
affidata prevalentemente a chi non lo aveva compreso, quando non condiviso o
peggio contrastato, o che comunque lo riteneva superato, mentre l’originale restava
progressivamente oscurato…” - quanto una
breve pubblicazione (Cos’è la
Cisl ) descrive con leggerezza: ”La Cisl non dispone di un
catechismo né di un manuale. La sua idea su se stessa, del resto, non è stata
sempre identica e pacificamente condivisa…”.
Nel volume sono
pubblicati, in ordine rigorosamente alfabetico, i contributi di Acocella,
Ambrosini, Baglioni, Bianchi, Carcano, Caselli, De Rita, Della Rocca, Grandi,
Musso, Napoli, Salvarani, Treu, Valcavi, Zaninelli e Zoppi.
Due degli autori,
Grandi e Valcavi, sono scomparsi. Il saggio di Grandi descrive, con grande efficacia,
il patrimonio fondativo della Cisl: un sindacato nuovo, non classista, non
cristiano, non corporativo, contrattualista, naturalmente associativo, aperto
all’unità della classe lavoratrice.
Il volume della Fondazione
Pastore è completato da un cd rom che contiene le mozioni conclusive dei
congressi confederali della Cisl.
7 commenti:
Perche' sul giornale della Cisl non ho visto niente su qusesto libro?
probabilmente perché il libro non è piaciuto a qualcuno che nella Cisl conta. una sorta di censura...
Non è un caso che nel libro non sia presente un'introduzione di un responsabile politico della Cisl.
L'ostracismo nei confronti della Fondazione Pastore, dopo più di 40 anni, continua ancora...
Bonanni, a differenza di Pezzotta, non ha mai avuto un occhio di riguardo per la Fondazione. Anzi...In fondo l'attuale segretario della Cisl, a differenza del suo predecessore,non ha grande dimestichezza con la cultura.
Il libro e' stato recensito su conquiste.
Ho letto il libro e sarei curioso di sapere dove è stata pubblicata la recensione. grazie.
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