giovedì 15 febbraio 2024

I primi 5 (dei 10) generali della Cisl nel libro di Raffaele Morese

 

Nel corso della lettura il sentimento della gratitudine diventa sempre più forte. Nello stesso tempo, però, l’accanito curioso di cronache, storie e fatti della Cisl vede crescere gli interrogativi su quello che sa, o crede di sapere, sull’organizzazione creata da Giulio Pastore e ora guidata da Luigi Sbarra.

Quando è nata la Cisl? Il 30 aprile o il 1° maggio oppure dal 30 aprile al 1° maggio del 1950? Il famoso Consiglio generale di Ladispoli si svolse nel 1952 o nel 1953? Luigi Macario diventò segretario generale aggiunto nel 1971 o nel 1973? La rivista fondata da Pierre Carniti, Dibattito sindacale, era un mensile o un bimestrale? L’accordo Scotti è del 1983 o del 1984? Chi era veramente Eraldo Crea, cui è dedicato uno dei padiglioni del Centro studi Cisl di Firenze? L’assemblea organizzativa di Sorrento si svolse nel 1982 o nel 1984? Paola Passalacqua o Carla Passalacqua? Possibile, infine, che non si trovi traccia, nel catalogo del Servizio bibliotecario nazionale, di un libro del 1993 sui primi quarant’anni della Cisl edito da Laterza?

Raffaele Morese ha regalato alla Cisl, assieme a Mario Colombo, uno dei più bei libri di storia del sindacato intitolato a Pierre Carniti. Anche questo (Raffaele Morese, Quei cinque di via Po 21 il valore della leadership nel sindacato, con i contributi di Luigi Sbarra, Bruno Manghi, Paolo Feltrin, Luigi Lama, Edizioni lavoro, Roma 2023, pp. 156, euro 18,00), dedicato ai primi cinque segretari generali della Cisl, è destinato a ripetere il successo del primo. Questa edizione, però, in alcune parti, appare (ad un attento e pignolo lettore che si picca di essere stato anche un discreto correttore di bozze) come se fosse stata confezionata quasi di fretta, con qualche refuso di troppo che non è nelle corde della produzione editoriale della casa editrice.

Anche Bruno Manghi, autore di uno sparagnino anche se denso contributo, è stato impallinato con un cambiamento (impercettibile al 99,99% dei lettori) del titolo di un suo libro.

Il volume di Morese, sia detto per inciso, è il primo in cui, di riffa o di raffa, dopo quasi dieci anni di silenzio, sono per la prima volta citati tutti i segretari generali della Cisl, da Pastore a Sbarra. Risalgono infatti al 2014 le ultime edizioni di due pubblicazioni che hanno registrato, per quasi trent’anni, continui aggiornamenti: Cos’è la Cisl (che introdusse per la prima volta, quando fu realizzata dalla Biblioteca centrale Cisl, una scheda su tutti i segretari generali e i segretari generali aggiunti che si erano succeduti alla guida dalla Cisl e sulla composizione della segreteria confederale alla data di pubblicazione del volumetto) e Storia della Cisl, di Giuseppe Acocella, pubblicata nel 1988 con 95 pagine e giunta alla sesta edizione aggiornata nel 2014 con 170 pagine.

Non è dato sapere se e quando vedranno vita una o più pubblicazioni come quelle sopra ricordate, rivolte soprattutto ai partecipanti ai corsi di formazione sindacale di primo di livello. Nell’attesa l’opera di Morese può colmare un vuoto che sembra durare da troppo tempo.


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