Nel corso della lettura il sentimento della
gratitudine diventa sempre più forte. Nello stesso tempo, però, l’accanito
curioso di cronache, storie e fatti della Cisl vede crescere gli interrogativi
su quello che sa, o crede di sapere, sull’organizzazione creata da Giulio
Pastore e ora guidata da Luigi Sbarra.
Quando è nata la Cisl? Il 30 aprile o il 1° maggio oppure
dal 30 aprile al 1° maggio del 1950? Il famoso Consiglio generale di Ladispoli
si svolse nel 1952 o nel 1953? Luigi Macario diventò segretario generale
aggiunto nel 1971 o nel 1973? La rivista fondata da Pierre Carniti, Dibattito
sindacale, era un mensile o un bimestrale? L’accordo Scotti è del 1983 o del
1984? Chi era veramente Eraldo Crea, cui è dedicato uno dei padiglioni del
Centro studi Cisl di Firenze? L’assemblea organizzativa di Sorrento si svolse
nel 1982 o nel 1984? Paola Passalacqua o Carla Passalacqua? Possibile, infine,
che non si trovi traccia, nel catalogo del Servizio bibliotecario nazionale, di
un libro del 1993 sui primi quarant’anni della Cisl edito da Laterza?
Raffaele Morese ha regalato alla Cisl, assieme a
Mario Colombo, uno dei più bei libri di storia del sindacato intitolato a
Pierre Carniti. Anche questo (Raffaele Morese, Quei cinque di via Po 21 il
valore della leadership nel sindacato, con i contributi di Luigi Sbarra, Bruno
Manghi, Paolo Feltrin, Luigi Lama, Edizioni lavoro, Roma 2023, pp. 156, euro
18,00), dedicato ai primi cinque segretari generali della Cisl, è destinato a
ripetere il successo del primo. Questa edizione, però, in alcune parti, appare
(ad un attento e pignolo lettore che si picca di essere stato anche un discreto
correttore di bozze) come se fosse stata confezionata quasi di fretta, con
qualche refuso di troppo che non è nelle corde della produzione editoriale
della casa editrice.
Anche Bruno Manghi, autore di uno sparagnino anche
se denso contributo, è stato impallinato con un cambiamento (impercettibile al
99,99% dei lettori) del titolo di un suo libro.
Il volume di Morese, sia detto per inciso, è il
primo in cui, di riffa o di raffa, dopo quasi dieci anni di silenzio, sono per
la prima volta citati tutti i segretari generali della Cisl, da Pastore a
Sbarra. Risalgono infatti al 2014 le ultime edizioni di due pubblicazioni che
hanno registrato, per quasi trent’anni, continui aggiornamenti: Cos’è la Cisl
(che introdusse per la prima volta, quando fu realizzata dalla Biblioteca
centrale Cisl, una scheda su tutti i segretari generali e i segretari generali
aggiunti che si erano succeduti alla guida dalla Cisl e sulla composizione
della segreteria confederale alla data di pubblicazione del volumetto) e Storia
della Cisl, di Giuseppe Acocella, pubblicata nel 1988 con 95 pagine e giunta
alla sesta edizione aggiornata nel 2014 con 170 pagine.
Non è dato sapere se e quando vedranno vita una o
più pubblicazioni come quelle sopra ricordate, rivolte soprattutto ai
partecipanti ai corsi di formazione sindacale di primo di livello. Nell’attesa
l’opera di Morese può colmare un vuoto che sembra durare da troppo tempo.
Nessun commento:
Posta un commento