giovedì 27 luglio 2023

Donato Galeone, quel primo corso per dirigenti sindacali del Mezzogiorno e quegli incontri, nel maggio-giugno del 1954, con La Pira e don Milani

 

Il 17 maggio del 1954 prese il via, presso il Centro studi Cisl di Firenze, il primo corso della scuola confederale per dirigenti sindacali del Mezzogiorno. Il corso terminò il 20 giugno ed ebbe carattere sperimentale. Risultò infatti ridimensionato rispetto ai progetti originari che prevedevano una durata di dieci settimane.

Tra i trenta partecipanti era presente Donato Galeone, un giovane che non aveva ancora compiuto ventidue anni e che, prima di festeggiare i suoi novant’anni di età, ha visto pubblicare, per i tipi della Fondazione Giulio Pastore, un suo libro “Lealtà, umanità e correttezza. La mia vita nella Cisl. Diario”. Il volume mi ha colpito per tre aspetti: per la dovizia di particolari che escono dalla memoria e dalla documentazione che Galeone ha conservato gelosamente durante tutto il suo cammino sindacale e non solo; per il percorso che la Cisl fece compiere, sballotandoli da una zona all’altra del Paese, a lui come ai tanti giovani sindacalisti che passarono per il Centro studi dopo una severa selezione; e, infine, per quanto scritto a pagina 30, cioè che “il corso è anche occasione di incontri speciali, come quello con Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani, che ogni tanto partecipano alle nostre giornate di studio”.

Quindi La Pira e don Milani erano di casa al Centro studi di Firenze fin dai primissimi anni della sua costituzione. Don Milani non era ancora stato trasferito a Barbiana. E, a proposito di don Milani, nel centenario della sua nascita sono usciti numerosi libri a partire dalla terza edizione di “Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana: Don Milani e il mondo del lavoro” curato da Francesco Lauria per Edizioni Lavoro. Tra i libri che ho letto ho trovato originale il tentativo di Alex Corlazzoli di riscrivere, assieme ad otto ragazzi, con gli occhi di chi vive la scuola dei giorni nostri, una “Lettera a una professoressa del nuovo millennio: dalla scuola di Barbiana alla scuola di oggi” edita dalla Bur.

Il volume che ho più apprezzato è quello scritto da Francesco Nicolini con Luigi D’Elia a Sandra Gesualdi “La scuola più bella che c’è: Don Milani, Barbiana e i suoi ragazzi” della Mondadori. Un libro che nasce da uno spettacolo teatrale realizzato dopo essere stati folgorati da “Lettera a una professoressa”.

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