Il 17 maggio del 1954 prese il via, presso il Centro
studi Cisl di Firenze, il primo corso della scuola confederale per dirigenti
sindacali del Mezzogiorno. Il corso terminò il 20 giugno ed ebbe carattere
sperimentale. Risultò infatti ridimensionato rispetto ai progetti originari che
prevedevano una durata di dieci settimane.
Tra i trenta partecipanti era presente Donato
Galeone, un giovane che non aveva ancora compiuto ventidue anni e che, prima di
festeggiare i suoi novant’anni di età, ha visto pubblicare, per i tipi della
Fondazione Giulio Pastore, un suo libro “Lealtà, umanità e correttezza. La mia
vita nella Cisl. Diario”. Il volume mi ha colpito per tre aspetti: per la
dovizia di particolari che escono dalla memoria e dalla documentazione che Galeone
ha conservato gelosamente durante tutto il suo cammino sindacale e non solo; per
il percorso che la Cisl fece compiere, sballotandoli da una zona all’altra del
Paese, a lui come ai tanti giovani sindacalisti che passarono per il Centro
studi dopo una severa selezione; e, infine, per quanto scritto a pagina 30,
cioè che “il corso è anche occasione di incontri speciali, come quello con
Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani, che ogni tanto partecipano alle nostre
giornate di studio”.
Quindi La Pira e don Milani erano di casa al Centro
studi di Firenze fin dai primissimi anni della sua costituzione. Don Milani non
era ancora stato trasferito a Barbiana. E, a proposito di don Milani, nel
centenario della sua nascita sono usciti numerosi libri a partire dalla terza
edizione di “Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana: Don Milani e il mondo del
lavoro” curato da Francesco Lauria per Edizioni Lavoro. Tra i libri che ho
letto ho trovato originale il tentativo di Alex Corlazzoli di riscrivere,
assieme ad otto ragazzi, con gli occhi di chi vive la scuola dei giorni nostri,
una “Lettera a una professoressa del nuovo millennio: dalla scuola di Barbiana
alla scuola di oggi” edita dalla Bur.
Il volume che ho più apprezzato è quello scritto da
Francesco Nicolini con Luigi D’Elia a Sandra Gesualdi “La scuola più bella che
c’è: Don Milani, Barbiana e i suoi ragazzi” della Mondadori. Un libro che nasce
da uno spettacolo teatrale realizzato dopo essere stati folgorati da “Lettera a
una professoressa”.
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