Sul Centro studi Cisl di
Firenze è stato scritto tanto. Anzi, tantissimo. Ma non tutto. Manca, ad
esempio, tutta quella serie di citazioni imprecise, strane o, per così dire,
curiose, contenute negli scritti di personaggi non di secondo piano. Come
quell’autorevole esponente della Corte Costituzionale che l’anno scorso
scriveva della “Scuola Cisl di Firenze diretta da Mario Romani”.
Ma è possibile, oggi, scrivere o dire qualcosa
di più, di originale, di non conosciuto, sul Centro Studi? Lo sapremo,
probabilmente, il 24 novembre, quando si svolgerà il convegno organizzato per
celebrare settanta anni di attività del Centro Studi. In quell’occasione
verranno proiettate le videointerviste realizzate da Francesco Lauria e Adriana
Coppola a Guido Baglioni e Augusta Restelli.
Guido Baglioni, ad esempio, avrebbe
molto da dire sulla sua esperienza di direttore del Centro e di quando, nei primi
mesi del 1974, fu nominato responsabile delle attività culturali della Cisl. E
di quel giorno, il 26 marzo dello stesso anno in cui, accompagnato da Giampaolo
Rossi del sindacato Università e da De Pamphilis, dell’ufficio studi confederale,
si incontrò con la segreteria confederale (assente il solo Macario impegnato a
Venezia).
Più complessa e tormentata la vicenda
della direzione di Oscar Marini Diomedi.
Una vicenda contenuta, sia pure per
sommi capi, nei verbali della segreteria confederale che sono custoditi, quasi
sepolti si potrebbe dire, nell’archivio storico del Senato della Repubblica. Se
e quando sarà possibile riesumarli e studiarli si potrà scrivere una nuova
storia del Centro Studi Cisl, con documenti inediti e con sorprese che non
finiranno mai di stupirci.
4 commenti:
Caro Giacinto, ho molto apprezzato il tuo post. Gustoso e pieno di notizie. Non fosti tu, molti anni fa, a confessarmi che su Romani direttore del Centro studi di Firenze peccasti tra i primi, indotto in tentazione dal prode direttore dell'archivio storico Ivo Camerini? Ti leggo sempre con piacere. Un forte abbraccio. Danilo
Anch'io su Romani ho peccato carissimo amico. Non una volta sola, ma forse due. La prima in occasione del Congresso del 1993 quando, nella veste di direttore editoriale di Edizioni lavoro, consentii a Ivo Camerini di scrivere in un album fotografico sulla Cisl che Romani era stato il primo direttore del Centro studi di Firenze. La seconda in occasione della mostra fotografica (curata da Camerini e dal sottoscritto) dedicata a Carlo Riccardi nei primi anni del secolo, quando si riscrisse di Mario Romani direttore del Centro studi. Considerato il ruolo svolto da Romani ci sembrava quasi naturale che avesse diretto il Centro. Nessuno, a onor del vero, ci fece notare l'errore in cui incorrono ancor oggi personaggi più titolati. Meno male che il volumetto "60 anni in via della Piazzola" ha messo le cose a posto https://www.centrostudi.cisl.it/approfondimenti/documentazione/26-quaderno-n-21.html
Non sarebbe male inviarne copia o segnalare il link di cui sopra a questi personaggi.
Non mi pare sia venuto niente di nuovo dsl seminario. Se non altro verrà fuori un altro libro sulla storia della cisl. Di questi tempi non è poco...
Tranne i due vecchi professori non mi pare ci sia stata molta trippa per gatti.
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