sabato 11 febbraio 2012

Quasi un diario di Luigi Caracciolo

Un diario intriso di malinconia con qualche venatura di risentimento. Nel suo ultimo libro, Caracciolo (Luigi Caracciolo, Quasi un diario, presentazione di Melino Pillitteri, Edizioni Lavoro, Roma, 2011, pagg. 138, euro 10,00) prende a pretesto la ricorrenza del 60° della fondazione della Cisl per riflettere sui suoi quasi sessant’anni di vita da sindacalista.
Una vita intensa, piena di avventure e di passione, di vittorie e di sconfitte, per tutelare e rappresentare i lavoratori e la povera gente. Tutto questo, in forma leggibile e godibile, Caracciolo lo ha già raccontato per flash in Uomini e sindacato nel sud. Qui invece c’è un Caracciolo un po’ cupo, che pare quasi non rassegnarsi, dopo una vita spesa in molteplici ruoli all’interno della Cisl, da ultimo nella categoria dei pensionati, a fare il pensionato sic et simpliciter.
Le pagine migliori del libro sono quelle in cui l’autore tratteggia i ritratti di quelli che la storia ignora. Sindacalisti o ex sindacalisti di cui non esiste traccia nella storia ufficiale, ma che meritano memoria, perché sono loro che hanno contribuito a fare grande la Cisl. Nelle pagine scorrono anche i nomi dei grandi dirigenti della Confederazione, da Pastore a Bonanni. Caracciolo non si fa scrupoli. Di ognuno delinea un quadro con pochissime parole. Tutte positive solo per Pastore, Storti, Macario e, soprattutto, Carniti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il libro di Caracciolo è troppo autoreferenziale. Caracciolo ha però il coraggio di dire pane al pane e vino al vino in un mondo dove la fedeltà fa premio sulla lealtà e la capacità.

Anonimo ha detto...

Il libro di Caracciolo è troppo autoreferenziale. Caracciolo ha però il coraggio di dire pane al pane e vino al vino in un mondo dove la fedeltà fa premio sulla lealtà e la capacità.

Anonimo ha detto...

Caracciolo è stato uno dei pochi dirigenti sindacali del Sud che non si è accodato ai conformisti che volevano fare la scissione della CISL. Per questo ha dovuto pagare prezzi notevoli. Il suo libro merita di essere letto e meditato per capire cosa è stata la Cisl in vista di un futuro pieno di nubi per tutto il sindacalismo confederale.

Anonimo ha detto...

Caracciolo è stato un valoroso dirigente della vecchia guardia della CISL. Ce ne fossero stati come lui non solo nel Sud! Saremmo il primo sindacato italiano!