Il brutto episodio dell’attivo
regionale della Cgil a Milano, che ha visto protagonista Giorgio Cremaschi, la
dice lunga sullo stato della democrazia sindacale in Italia e sui rapporti tra
la confederazione di Corso d’Italia e pezzi importanti della sua organizzazione,
a partire dalla federazione dei metalmeccanici. L’incidente era nell’aria. Al punto
che la riunione dei delegati e delle delegate dei settori non aderenti a
Confindustria pare fosse stata organizzata con l’esplicita volontà di escludere
soprattutto la Fiom. Così
il pensionato Cremaschi, membro del Direttivo nazionale della Cgil, ne è uscito
con le ossa rotte. A rimettere tutto a posto penserà, probabilmente, il
prossimo presidente del Consiglio, con una legge sulla democrazia e la
rappresentanza nei luoghi di lavoro. Una legge che potrebbe consentire ai
lavoratori italiani di riprendere a votare per qualsiasi organizzazione
sindacale entro il corrente anno e non nel 2015 o 2016 quando anche le
organizzazioni diverse dalla Confindustria troveranno un accordo con i
sindacati per regolamentare la materia. D’altra parte con la legge Inps e Cnel
saranno costretti ad entrare subito in campo per misurare la rappresentatività
di tutti i sindacati italiani. Una legge che certamente non piacerà alla Cisl e, forse,
neppure alla stessa Cgil, che pure l’ha invocata e continua ad invocarla in
maniera ossessiva. Vedrete che bel regalo farà il buon Renzi!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento