Il titolo riprende la definizione data da Mario
Pirani in un articolo su La Stampa del 29 agosto 1984.
“Una miccia a scoppio ritardato: sindacato e partiti
di fronte al referendum sulla scala mobile del 1985” è la tesi di laurea
magistrale, nell’anno accademico 2022/2023, del corso di Storia dal Medioevo
all’età contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Ne è autore Enrico Turci, relatrice Gilda Zazzara,
correlatore Giovanni Favero.
Lo studio, che copre un arco di tempo che va dal
1945 al 1993, si concentra sul referendum del giugno 1985 promosso dal Partito
comunista italiano (Pci) contro il “taglio” della scala mobile deciso dal
governo Craxi l’anno precedente col cosiddetto decreto di San Valentino
La ricerca è molto approfondita e ben documentata.
Frutto di un lavoro che ha scavato soprattutto nelle annate di quotidiani e
periodici, sia generici sia di partito. A partire dalle riviste sindacali:
Rassegna sindacale della Cgil e Conquiste del lavoro della Cisl. Due riviste
che, scrive Turci, oltre alle notizie, ai commenti e ai dati che raccontano ciò
che accadeva in quegli anni, spesso includono documenti e relazioni che si
sostituiscono alle fonti d’archivio di tali istituzioni. Gli unici archivi
consultati sono quello del Pci presso la Fondazione Gramsci di Roma e l’Archivio
storico della Nuova sinistra “Mario Pezzi” di Bologna.
La pubblicazione più citata nella tesi di laurea è
Conquiste del lavoro, all’epoca diretta da Pierre Carniti. Vicedirettore responsabile
era Maurizio Polverari che dal 5 aprile 1982 era stato nominato dalla
segreteria confederale anche capo dell’ufficio stampa della Cisl.
Il testo integrale della tesi, la cui lettura è
fortemente consigliata, è scaricabile all’indirizzo internet Una "miccia a
scoppio ritardato". Sindacato e partiti di fronte al referendum sulla
scala mobile del 1985
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