sabato 10 ottobre 2020

Cisl: settant'anni di storia con quale memoria?

 

Il 30 aprile la Cisl ha compiuto settant’anni. Non è dato sapere se entro la fine del 2020 una o più pubblicazioni ricorderanno questo anniversario. Negli anni precedenti il sessantesimo della fondazione, la segreteria generale della Cisl avviò una serie di incontri, ricerche e studi assegnando alla Fondazione Pastore il compito di fungere da punto di riferimento per tutte le attività preparatorie. Tra le iniziative programmate e non realizzate una storia della Cisl con caratteristiche che erano state definite molti anni prima.

Nel corso dei decenni passati sono stati promossi e scritti, da e per conto della Confederazione, numerosi testi.

Ricapitoliamo di seguito alcune tappe.

Per una storia della Cisl: si intitola così uno dei pochi libri con cui la Cisl ha cercato di ricostruire, dal punto di vista storico, la sua esperienza. Il volume, datato 1962, si ferma, però, proprio a quell’anno.

Negli anni successivi con un progetto più ambizioso la Cisl, dopo averlo pubblicato a dispense su Conquiste del lavoro (dal n. 17-18 del 18-25 aprile 1964 al n. 33-34 del 15-28 agosto 1965), edita il libro La storia del sindacato in Italia. Una storia che si ferma alla nascita della Confederazione.

In occasione del suo trentennale la Cisl avvia un’approfondita riflessione che si traduce in una collana (Trent’anni di storia sindacale), curata dal Centro studi di Firenze e dal Cesos, che in cinque anni, dal 1980 al 1984, sfornano una serie di sette ponderosi volumi.

Dalla fine degli anni Ottanta fino al 2014 la storia della Cisl passa soprattutto attraverso le pagine delle numerose edizioni della Storia della Cisl di Giuseppe Acocella.

In occasione del cinquantenario esce Il problema storico della Cisl di Vincenzo Saba. L’anno precedente erano stati pubblicati, nell’ambito delle iniziative culturali per la celebrazione dei cinquanta anni, due volumi e un Cd (Eraldo Crea. L’autonomia e l’unità: il sindacato soggetto politico) contenenti scritti e discorsi di Eraldo Crea, uno dei più grandi dirigenti del movimento sindacale italiano.

Sempre in vista del cinquantenario era stato predisposto un progetto ambizioso, definito Dna Cisl, in cui erano stati coinvolti le Fondazioni di area Cisl e autorevoli studiosi di storia e relazioni industriali. Tra le ipotesi sottese al progetto quella di una storia dell’Organizzazione rivolta non solo a militanti ed iscritti. Per una serie di circostanze il progetto Dna è rimasto incompiuto.

Brevi o brevissime storie della Cisl sono state realizzate dal Centro studi di Firenze, a partire dagli anni Cinquanta, come dispense per la formazione sindacale. Dagli anni Ottanta le dispense sono pubblicate direttamente dal Dipartimento formazione confederale. Salvo errori e/o omissioni, l’ultima risale al 2001 (Giampiero Bianchi e Silvio Costantini, Cenni di storia del sindacato italiano e della Cisl).

Per lungo tempo si è avvertita l’esigenza di una nuova edizione di quelle dispense o la realizzazione di una nuova opera che raccontasse ai giovani sindacalisti in forma piana e comprensibile la storia della Cisl. Ma si è avvertito anche il bisogno di un lavoro di scavo e di approfondimento che riprendesse, aggiornandolo, il lavoro svolto per il trentennale che, tra l’altro, aveva suscitato non poche critiche da parte di alcuni autorevoli storici vicini alla Cisl.

Sta di fatto che ancor oggi il rischio è quello di avere non una storia della Cisl ma più storie che, soprattutto per quanto riguarda il periodo tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, ricostruiscano fatti ed avvenimenti con ottiche del tutto diverse.

A fare le spese di questa situazione è stato Bruno Storti, segretario generale della Cisl dal 1958 al 1976, quasi ignorato dalla storiografia Cisl. Un vuoto che, sia pure parzialmente, è stato colmato solo nel 2013 da Claudio Storti con il suo Bruno Storti e la Cisl: storie, ricordi, testimonianze.

Un decisivo contributo a fare piena luce su quel periodo - ma anche su quelli successivi - potrebbe venire dai verbali delle segreterie confederali che coprono parte delle segreterie generali Storti e Marini e le intere segreterie generali di Macario e Carniti. Tali verbali, che dovrebbero essere custoditi nei locali dell’Archivio storico nazionale della Cisl, furono donati da Nicola Di Napoli, che è stato segretario degli organi collegiali della Confederazione, all’autore di questa nota e a Ivo Ulisse Camerini.

Le più recenti storie della Cisl sono quella, già citata, di Acocella, e quella - che l’autore, Guido Baglioni, definisce non come un libro di storia della Cisl, ma uno studio sulla Cisl, mentre è molto ma molto di più - intitolata La lunga marcia della Cisl:1950-2000 pubblicata da il Mulino nel 2011.

La cultura economica prodotta ed espressa dalla Cisl nei suoi primi vent’anni di vita è al centro della ricerca (Giovanni Michelagnoli, La Cisl dal 1950 al1971: sindacato e politica economica) - data alle stampe per Edizioni Lavoro sempre nel 2011- promossa dalla Fondazione Pastore come contributo al programma delle celebrazioni per i sessant’anni della Confederazione.

L’anno successivo Edizioni Lavoro edita, a cura di Sergio Zaninelli e Gustavo De Santis, Sessant'anni del sindacato nuovo. La Cisl fra storia e interpretazioni, un libro che mostrò quanto fossero ancora distanti le posizioni e le interpretazioni degli studiosi sulla storia della Cisl.

Tra le pubblicazioni sulla Cisl una particolare segnalazione merita quella, curata da Alberto Cuevas nel lontano 1992, intitolata En defensa del trabajo. La experiencia de la Cisl italiana. Un libro scritto in spagnolo di cui purtroppo non esiste un’edizione italiana. Tra gli autori Acocella, Caselli e Treu che avrebbero, vent’anni dopo, collaborato al volume curato da Zaninelli e De Santis.

Per l’anno in corso, quindi, a meno di sorprese inaspettate, non dovrebbero uscire volumi sulla Cisl e sui suoi settant’anni di vita. Il Covid da un lato e l’inagibilità dell’Archivio e biblioteca digitale della Cisl dall’altro hanno impedito a qualche volenteroso di cimentarsi nell’impresa. Dovremo quindi consolarci, a livello nazionale, con due sole pubblicazioni.

La prima, di Andrea Ciampani, dedicata al Padre fondatore della Cisl (Giulio Pastore 1902-1969: rappresentanza sociale e democrazia politica).

La seconda, di cui è autore il nuovo segretario generale della Federazione nazionale sicurezza della Cisl Massimo Vespìa (Dal lavoro alla sicurezza: origine ed evoluzione della Fns-Cisl), dedicata agli oltre settant’anni di vita del sindacato dei vigili del fuoco: dall’adesione alla Libera Cgil alla costituzione della Fns (Vigili del fuoco, Polizia penitenziaria, Corpo forestale dello Stato) fino ai giorni nostri.


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