domenica 10 febbraio 2013

Una legge per la rappresentanza sindacale?

Il confronto tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria sul tema della rappresentanza non sarà una passeggiata. Non è facile tradurre in regole condivise l’accordo del 28 giugno 2011. E non appare semplice trasferire nel settore privato criteri e modalità di misurazione applicati nel settore pubblico.
Gli ostacoli maggiori ad un accordo pieno stanno soprattutto nelle differenti culture politiche e organizzative che caratterizzano le più grandi confederazioni sindacali.
Appare utile, a questo proposito, riflettere su quanto ha scritto recentemente sul tema l’ex segretario generale della Cisl Pierre Carniti: “…alcuni sindacalisti ed alcuni politici hanno addirittura invocato una legge persino per la regolazione della rappresentanza sindacale. Ipotesi assai eccentrica. Non fosse altro perché, quando in questa eventualità si dovesse verificare un contenzioso sugli assetti interni in questa o quella struttura sindacale, sarà il ministro dell’interno ad avere il potere di dirimerlo. Magari nominando un commissario. D’altra parte, tenuto conto che le regole verrebbero emanate dallo Stato, è allo Stato che spetterà il compito di farle applicare. Con il risultato, assurdo, che l’organizzazione dei lavoratori finirebbe per trasformarsi silenziosamente da struttura privato-collettiva in una sorta di agenzia pubblica. Cosa che, per altro, l’Italia aveva già conosciuto in altri tempi. Con esiti che non possono certo essere rimpianti. La conseguenza paradossale di questa possibile evoluzione è che, invece di “corporativizzare lo Stato” (come alcuni avevano, preterintenzionalmente, ipotizzato), si finirebbe per “statalizzare le corporazioni”.

 

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Oggi, nell'incontro con i grillini, Bersani ha fatto capire che intende regolamentare per legge il tema della rappresentatività sindacale. Da parte loro, i grillini hanno detto che non ne vogliono sapere della parti sociali perché le rappresentano loro.
Dovessimo rimpiangere quel Monti che al sindacato ha dato solo calci in bocca, anche se con eleganza?