Dopo la Uil e la Cisl anche la Cgil ha reso noti i dati del
tesseramento 2012. Senza considerare gli iscritti al Silp ed alle affiliate
(Agenquadri, Alpa e Sinagi) la
Cgil è passata dai 5684964 associati del 2011 ai 5712642 del
2012. Superando la Funzione
pubblica, la Filcams
diventa la prima federazione tra i lavoratori attivi, mentre, pur in calo di
tessere, la Fiom
supera la Fillea. Tra
le categorie che perdono iscritti anche i pensionati. Il calo, però, è meno che
proporzionale rispetto alla diminuzione dei beneficiari di trattamenti
pensionistici. Il tasso di sindacalizzazione dei pensionati Cgil torna così a
sfiorare il 18%, contro il 12,33% della Cisl e il 3,44% della Uil.
Secondo il segretario
confederale Vincenzo Scudiere, nella Cgil i servizi di tutela individuale (patronato,
centri di assistenza fiscale e così via) hanno prodotto circa un milione di
iscritti.
Sullo stato di salute delle
parti sociali, comprese Cgil Cisl e Uil, e sul grado di incidenza del numero
dei pensionati sul tasso di riformismo sindacale il giornale digitale
Linkiesta.it (http://www.linkiesta.it/sindacati-confindustria-elezioni)
nei giorni scorsi ha presentato, oltre ai dati sugli associati (per la Cgil non aggiornati al 2012),
le opinioni di Giuseppe Berta, Tito Boeri e Giuseppe Roma.
2 commenti:
Se non ci fossero i Caaf e i patronati i sindacati avrebbero pochissimi iscritti, in particolare tra i pensionati. Con l'aria che tira e con questo sindacato burocratizzato gli iscritti sono destinati a diminuire. Ci vorrebbe un movimento 5 stelle anche nel sindacato. Ne vedremmo delle belle.
E' cominciato il declino dei sindacati anche in Italia. Ci hanno pensato prima Berlusconi e Monti. Il colpo di grazia lo daranno Grillo e, obtorto collo, Bersani.
Posta un commento