giovedì 10 gennaio 2013

La candidatura di Santini e il male oscuro della Cisl


Non è dato sapere se sul nome di Giorgio Santini ci sia stato, nei giorni scorsi, un memorabile scontro nella riunione della segreteria della Cisl, come ha scritto Monica Guerzoni sul “Corriere della sera”. La candidatura del segretario generale aggiunto della Cisl nelle liste del Pd anziché in quelle di Monti evita all’organizzazione di Bonanni di “inquinare” molte delle assemblee congressuali in corso. Anche se gli iscritti alla Cisl votano, in gran parte, per i partiti del centro destra, sarebbe stato difficile far digerire la presenza del numero due della Cisl nelle fila di chi, nell’attività di governo, ha manifestato - oltre ad una scarsa sensibilità sociale -  un professorale ed aristocratico disprezzo nei confronti di tutte le organizzazioni sindacali.
Occorrerebbe piuttosto approfondire per quale male oscuro da oltre vent’anni nessuno dei tre segretari generali aggiunti (Morese, Baretta e, appunto, Santini) sia riuscito a diventare segretario generale e abbia invece scelto, o sia stato costretto a scegliere, la strada della politica.

Nessun commento: