lunedì 8 dicembre 2025

I Concorsisti di Vito Tenore

 

L’intento è narrare, in chiave garbatamente scherzosa, uomini e donne che si incontrano nei corridoi e nelle stanze delle pubbliche amministrazioni, in corsi di formazione o in contesti extra lavorativi. Il libro di Vito Tenore (I concorsisti: raccontare il pubblico impiego attraverso i pubblici dipendenti, Anicia, Roma 2025, pp. 116, euro 20,00) è qualcosa di più. Una sorta di guida sui generis alla preparazione di concorsi del personale pubblico civile, militare, magistratuale, sanitario, scolastico. Ma soprattutto un pamphlet che descrive e denuncia, nel bene nel male, il mondo dei concorsi pubblici. Un universo vario, popolato da persone che affrontano quella selezione concorsuale che, con qualche tassativa eccezione, rappresenta, o dovrebbe rappresentare, la regola per il reclutamento dei pubblici dipendenti. Un universo abitato anche dai grandi preparatori dei pubblici concorsi, vere e proprie scuole di formazione in cui spiccano i “profeti della traccia”. Profeti che, secondo la leggenda, avrebbero frequenti, seppur estemporanei, legami affettivi con le proprie allieve.

L’autore del libro - portatore di una robusta esperienza concorsuale vissuta nelle vesti di concorrente, vigilante, segretario e commissario - racconta l’infinita varietà di artifizi e raggiri messi in atto dai tanti concorsisti, compresi futuri magistrati, prefetti, diplomatici, commissari di polizia, ispettori fiscali e del lavoro.

Sono molteplici le motivazioni che inducono a cimentarsi nei concorsi più complessi (magistratura, notariato, assemblee legislative, Banca d’Italia, dirigenza pubblica…). Il concorso, scrive Tenore, è uno spaccato della vita stessa, dove caso e causalità si intersecano, dove i più tenaci la spuntano, dove i più deboli soccombono, dove i furbi spesso sopravanzano i più meritevoli, dove la meritocrazia si rispetta, ma talvolta solo in modo tendenziale.

Tra le otto tipologie di concorsisti declinate dall’autore le più note sono quelle dei raccomandati e dei predestinati. Categoria, quest’ultima, la più esecrabile e odiosa, ma onnipresente e temibile.

Sullo svolgimento dei concorsi pesa il ruolo dei commissari su cui la casistica è ampia e, talvolta, deprimente. La carenza di competenza e indipendenza sembra essere appannaggio soprattutto dei concorsi negli enti locali, nella sanità e nella scuola.

Attraversato da un sottile filo di ironia, con qualche punta di amarezza, il volume contiene proposte e suggerimenti che potrebbero migliorare il nostro sistema di reclutamento, considerando soprattutto che entro il 2027 più di 700.000 giovani dovrebbero entrare negli uffici pubblici.


martedì 2 dicembre 2025

Quel tasso di sindacalizzazione del 52% nel pubblico impiego

 

Un tasso di sindacalizzazione elevatissimo con 1,4 milioni di lavoratori iscritti ad uno o più sindacati su un totale di 2,7 milioni. Questo uno dei dati più significativi della rilevazione effettuata dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) alla data del 31 dicembre 2024. Sul sito dell’Aran sono disponibili tutti i dati certificati per l’accertamento della rappresentatività per la tornata contrattuale 2025-2027. Quello delle deleghe sindacali ha avuto bisogno, per essere elaborato, di poco meno di un anno.

Nell’ultimo numero della newsletter Arancomunica si specifica che per quanto riguarda i dati associativi le informazioni sono state trasmesse da 8500 amministrazioni, mentre per quanto riguarda i dati per l’elezione delle rappresentanze sindacali unitarie (rsu) sono pervenuti 18700 verbali riferiti a 2,6 milioni (la dirigenza non elegge le rsu) di lavoratori dei quali 1,9 milioni hanno esercitato il diritto di voto.  

Con un tasso di sindacalizzazione del 52% e un tasso di partecipazione alle elezioni del 73% il sindacato, confederale e non, dimostra una forza e una vitalità che trova pochi riscontri negli altri settori produttivi.


domenica 30 novembre 2025

Case editrici sindacali a Più libri più liberi

 

“Ragioni e sentimenti” è il tema di Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria che si svolgerà a Roma, alla Nuvola dell’Eur, dal 4 all’8 dicembre. Anche quest’anno tra i circa 600 espositori saranno presenti quattro case editrici espressioni di più o meno grandi organizzazioni sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

Futura editrice (stand A46) il 7 dicembre alle ore 18,30 presenterà nella sala Sirio il libro di Loredana Guerrieri Ordine Nuovo. Il nostro onore si chiama fedeltà. Interverranno, oltre all’autrice, Gianrico Carofiglio e Valerio Renzi che ha scritto la prefazione al volume.

Edizioni Lavoro (stand A38) presenterà il 5 dicembre alle ore 14 presso la sala Elettra Fai sport leggi un libro, campagna nazionale contro l’impoverimento cognitivo per sensibilizzare le persone alla lettura come strumento fondamentale per allenare le nostre facoltà cognitive. Sono previsti gli interventi di Franco Amicucci, Virginia Cipollini, Beatrice Curci, Paolo D’Achille, Massimo Falvo e Alfonso Matteo.

La casa editrice della Cisl si presenta alla Fiera con numerose novità, dalla narrativa alla saggistica. Dai racconti di Flavio Cocanari Aspettando che passi una rondine a La città giusta di Luigi Di Liegro. Allo stand sarà possibile acquistare anche il volume di Guido Baglioni Una Cisl innovatrice nel complesso dei sindacati in Italia. Un racconto, che ripercorre la storia dell’organizzazione ora guidata da Daniela Fumarola dalla nascita fino ai nostri giorni.

Gli iscritti alla Cisl possono usufruire di uno sconto del 20 per cento.

Arcadia Edizioni (stand B25) il 7 dicembre presenterà alle ore 17 nella sala Aurora il libro Fascisti rossi. Da Salò al Pci, la storia sconosciuta di una migrazione politica (1943-53) con un dialogo tra l’autore Paolo Buchignani e Mauro Mazza.

Edizioni Sindacali, la casa editrice dell’Ugl, sarà presente allo stand C69.

Programma, eventi, espositori, biglietti e quant’altro sulla Fiera della piccola e media editoria all’indirizzo internet https://plpl.it/


giovedì 11 settembre 2025

Una vita, tante vite di Fiorella Ghilardotti

 

Sarà presentato il 13 settembre, nell’ambito della festa dell’Unità di Milano, il libro su Fiorella Ghilardotti (Fiorella Ghilardotti, Una vita tante vite, a cura di Rita Pavan, Marilena Adamo, Maria Cristina Treu, Homeless Book, Milano 2025, pp. 191, euro 15,00).

Scomparsa il 13 settembre del 2005 all’età di 59 anni, Fiorella Ghilardotti ha lasciato segni preziosi nelle sue vicende sindacali e politiche. Impegnata nell’esperienza delle 150 ore per il diritto allo studio arriva alla Fim dove, a partire dal 1975, prima sindacalista donna, opera nella zona di Lodi. Passa poi alla categoria dei tessili (Filta) e infine nella segreteria della Cisl di Milano. Nel 1990 viene eletta come indipendente nelle liste del Pds consigliera regionale e diventa la prima donna presidente della Regione Lombardia in un periodo segnato dagli avvenimenti di Tangentopoli. Nel 1994 è parlamentare europea, incarico confermato anche nel 1999.

Riesce a conciliare, modernamente, dimensione pubblica e privata - si sposa nel 1979 e nel 1981 e 1984 nascono i figli Paolo e Alessandro - grazie anche al contributo del marito Sergio Graziosi.

Tra i suoi tanti meriti l’aver introdotto la teoria e la pratica dell’analisi di genere dei bilanci pubblici.

Il lavoro per le pari opportunità è stata una costante del suo impegno sindacale, politico e istituzionale.

Il libro è diviso in numerosi capitoli. Quelli più corposi presentano in ordine cronologico testimonianze e documenti su la famiglia e gli amici, il sindacato (1975-1990), la Regione (1990-1994), l’Europa (1994-2004), Fiorella nel ricordo di…

Tra gli interventi di Fiorella Ghilardotti ho molto apprezzato quello su la donna nel sindacato pubblicato su Il progetto n. 52-53 del 1989. Un testo che ricorda momenti, l’assemblea nazionale delle delegate Cisl del 1988, il Consiglio generale del dicembre dello stesso anno e il congresso del 1989, che ho vissuto direttamente a fianco dell’allora segretario organizzativo Carlo Biffi. Il nodo di fondo era quello del rapporto tra donne e organizzazione, donne e gestione del potere. Le considerazioni di Fiorella sul tema partono dalla sua concreta esperienza nel sindacato con pagine che meritano una lettura attenta e approfondita.  

Per ricordare Fiorella Ghilardotti nel 2006 è nata l’associazione che porta il suo nome e che ha realizzato il libro che sarà presentato il 13 settembre. All’indirizzo internet https://associazionefiorella.eu/ tutto sull’associazione compresa una tesi di laurea.

Alla memoria di Fiorella Ghilardotti, Aldo Bondioli e Maurizio Polverari è dedicato l’ebook 150 ore per il diritto allo studio: il fondo Flm della Biblioteca Centrale Cisl, che contiene la descrizione del fondo 150 ore che è conservato al Centro studi Cisl di Firenze.


martedì 9 settembre 2025

Il bilancio confederale 2024 della Cgil

 

Messo in rete il 2 settembre scorso, il bilancio consuntivo Cgil del 2024 rappresenta il documento più interessante tra quelli presentati dai tre grandi sindacati confederali. È l’unico, ad esempio, che contiene dati sulle entrate derivanti dal tesseramento per le varie categorie di iscritti. Il bilancio si è chiuso con un attivo di 58454 euro.

Come di consueto il bilancio offre anche una fotografia degli iscritti per categoria e regione. In valori assoluti le federazioni che hanno registrato i più alti incrementi sono la Fillea, la Flc e la Filcams. Sempre in valore assoluto le perdite toccano, oltre ai pensionati, Fisac, Slc e disoccupati.

I bilanci della Cgil, le tabelle retributive e la retribuzione del segretario generale Landini sono all’indirizzo internet https://www.cgil.it/trasparenza


domenica 24 agosto 2025

Quel grosso balenottero sulla spiaggia di Santa Severa

 

Niente a che vedere con gli autori come pacchi postali in tour per presentare libri di cui al divertente articolo di Crocifisso Dentello su il Fatto Quotidiano del 29 luglio scorso.

Federica Fulgenzi, all’insegna del km zero in tutto e per tutto, ha fatto l’en plein alla presentazione della sua vera opera prima, il 20 agosto, nel delizioso locale a cielo aperto Carita Morena in località Grottini a Santa Severa, frazione di Santa Marinella, la perla del Tirreno. Un’iniziativa culturale promossa dalla Pro Loco di Santa Severa.

Il libro, autoprodotto con Youcanprint, ha un titolo che non farà la gioia dei catalogatori (Due passi nella storia. Santa Severa tra le righe della stampa. Un racconto attraverso le cronache. Raccolta di articoli pubblicati sui principali quotidiani nazionali: avvenimenti di carattere generale, cronaca, cultura, economia, persone e personalità. Vol. I 1861-1959, 2025, pp. 293, euro 22,90) ma ha suscitato vivo interesse in un pubblico variegato che non ha mancato di rendere felice l’autrice prestando attenzione al suo intervento arricchito da immagini, mappe catastali, cartoline e fotografie d’epoca contenute nel volume che ha realizzato un risultato di vendite che molti più conosciuti autori neanche si sognerebbero.

Il lungo titolo non rende giustizia al contenuto dell’opera. Sembrerebbe trattarsi di una semplice rassegna stampa ma è molto di più. Risultato di una profonda ricerca in archivi, biblioteche, uffici pubblici, raccolte private… Un lavoro di lunga lena che ha trovato stimolo soprattutto nella passione per la storia del paese dove si è nati, alla scoperta delle proprie radici.

Chi non avesse tempo né voglia di leggere tutte le pagine potrebbe limitarsi, oltre a guardare le numerose immagini, ai capitoli che ripercorrono, in quelle che sono definite tracce, le scansioni cronologiche che segnano il secolo oggetto di questo primo volume. Ne sono infatti previsti altri quattro. Nel prossimo verranno fuori personaggi che hanno dato lustro e notorietà a Santa Severa: i presidenti Scalfaro, Cossiga e Ciampi.

Questo primo volume ricorda storie piccanti come le orge neroniane organizzate nel Castello di Santa Severa da gerarchi fascisti, ma anche l’occupazione delle terre e lo sciopero dei braccianti agricoli. Episodi di banditismo assieme alla scoperta di importanti giacimenti archeologici. Il ritrovamento, sulla spiaggia, di un balenottero di circa nove metri di lunghezza e di oltre quaranta quintali di peso. E tanto altro ancora.

Alcune notizia sono tratte da un libro del prof. Luciano Pranzetti che è autore della prefazione al lavoro di Federica Fulgenzi con uno stile antico e pieno di fascino che richiama alla memoria scritti di autorevoli autori del XIX secolo.

Due passi nella storia di Santa Severa è dedicato ai genitori dell’autrice che con amore e saggezza le hanno trasmesso il valore delle radici e il rispetto della storia.

martedì 5 agosto 2025

Una miccia a scoppio ritardato

 

Il titolo riprende la definizione data da Mario Pirani in un articolo su La Stampa del 29 agosto 1984.

“Una miccia a scoppio ritardato: sindacato e partiti di fronte al referendum sulla scala mobile del 1985” è la tesi di laurea magistrale, nell’anno accademico 2022/2023, del corso di Storia dal Medioevo all’età contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Ne è autore Enrico Turci, relatrice Gilda Zazzara, correlatore Giovanni Favero.

Lo studio, che copre un arco di tempo che va dal 1945 al 1993, si concentra sul referendum del giugno 1985 promosso dal Partito comunista italiano (Pci) contro il “taglio” della scala mobile deciso dal governo Craxi l’anno precedente col cosiddetto decreto di San Valentino

La ricerca è molto approfondita e ben documentata. Frutto di un lavoro che ha scavato soprattutto nelle annate di quotidiani e periodici, sia generici sia di partito. A partire dalle riviste sindacali: Rassegna sindacale della Cgil e Conquiste del lavoro della Cisl. Due riviste che, scrive Turci, oltre alle notizie, ai commenti e ai dati che raccontano ciò che accadeva in quegli anni, spesso includono documenti e relazioni che si sostituiscono alle fonti d’archivio di tali istituzioni. Gli unici archivi consultati sono quello del Pci presso la Fondazione Gramsci di Roma e l’Archivio storico della Nuova sinistra “Mario Pezzi” di Bologna.

La pubblicazione più citata nella tesi di laurea è Conquiste del lavoro, all’epoca diretta da Pierre Carniti. Vicedirettore responsabile era Maurizio Polverari che dal 5 aprile 1982 era stato nominato dalla segreteria confederale anche capo dell’ufficio stampa della Cisl.

Il testo integrale della tesi, la cui lettura è fortemente consigliata, è scaricabile all’indirizzo internet Una "miccia a scoppio ritardato". Sindacato e partiti di fronte al referendum sulla scala mobile del 1985